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venerdì 21 novembre 2008

Fabio Pappacena in scena a Roma fino a domenica

Comunicato stampa

Un uomo dalla forza insolita che emoziona sia chi lo interpreta che chi lo guarda, è ciò che pensa Fabio Pappacena del personaggio protagonista di “Masked. Legami di sangue”, da lui interpretato.
Nell’opera israeliana che verrà messa in scena in prima nazionale assoluta al Teatro dell'Orologio di Roma dal 6 al 23 novembre 2008, l’attore lucano, formatosi presso il Piccolo Teatro di Potenza, diventerà Na'im, un attivista palestinese rifugiatosi sui monti e tornato solo per interrogare suo fratello, tacciato di essere una spia al servizio degli israeliani.
In questo spettacolo dal sapore classico e dal valore universale - in cui si è osato parlare dell’intifada, senza schierarsi da nessuna parte, se non da quella dell’essere umano - , l’autore Ilan Hatsor ha narrato con coraggio la storia di tre fratelli palestinesi travolti da scelte politicamente incompatibili tra loro.
Concepito nel 1990, ma attuale più che mai, Masked arriva a Roma, dopo esser stato rappresentato con successo di pubblico e critica a Tel Aviv, dal Teatro Arabo-Ebraico di Jaffa, e, nel corso degli anni, a New York. Il testo teatrale israeliano, anche vincitore del primo premio all'Israel Fringer Theater Festival ad Acco, catapulterà il pubblico nel dramma assoluto della guerra, sviluppato attraverso il dualismo tra eroe e traditore che tanti autori ha già ispirato.
Lo scontro rappresentato può essere traslato in uno qualsiasi dei conflitti che da sempre sconvolgono la storia dell'uomo, poiché Masked è la messa in scena dei legami del sangue, quelli familiari che non abbiamo scelto e quelli che scegliamo a prescindere dalle nostre origini.
Con quest’opera difficile si avvia a conclusione un anno che ha visto molto impegnato Pappacena il quale, oltre ad aver ricoperto il ruolo di assistente alla direzione artistica dell’ultima edizione del più importante evento italiano dedicato al teatro, “Spoleto 51 – Festival dei Due Mondi”, ha vestito i panni del giudice in “Processo a Nerone”, scritto da Corrado Augias e diretto da Giorgio Ferrara.
Ora, dopo esser stato diretto da uno dei suoi maestri di recitazione, Domenico Mastroberti, nel lungometraggio “Passannante: a morte il Re, viva Umberto”, che verrà presentato prossimamente a Potenza, a 130 anni dall’attentato che ricorrerà il 17 novembre, Fabio, svestiti i panni dell’anarchico lucano, torna a teatro per indossare quelli di un terrorista più moderno in “Masked. Legami di sangue”, con la regia di Maddalena Fallucchi.
Con Masked, dunque, continua la collaborazione tra l’attore lucano e la regista pugliese che, dopo averlo diretto nel 2003 nella conduzione del programma per ragazzi “Achab 2003”, in onda sul canale Raisat Ragazzi, lo ha scelto per il teatro sia come interprete per “Assassinio sull'Orient Express” di Aghata Christie sia come aiuto regista per “Svolta pericolosa” di J. B. Priestley e “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury.

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