24 gennaio - 22 febbraio 2009
Reggia di Colorno (Parma)
A cura di Marzio Dall’Acqua, presidente dell’Accademia Nazionale Belle Arti di Parma, e di Patrizia Sorel
“… in quel nudo silenzio, in quel piccolo cerchio, c’è la scommessa dell’uomo… I giardini nudi di terra, i volti attoniti, instabili, vulnerabili, uno spiegamento di concettualità, un ritorno alla fonte. Il silenzio sul silenzio che accompagna l’opera silente del Cerchio e la Shoah”.
Giorgio Sorel
Comunicato stampa
Reggia di Colorno (Parma)
A cura di Marzio Dall’Acqua, presidente dell’Accademia Nazionale Belle Arti di Parma, e di Patrizia Sorel
“… in quel nudo silenzio, in quel piccolo cerchio, c’è la scommessa dell’uomo… I giardini nudi di terra, i volti attoniti, instabili, vulnerabili, uno spiegamento di concettualità, un ritorno alla fonte. Il silenzio sul silenzio che accompagna l’opera silente del Cerchio e la Shoah”.
Giorgio Sorel
Comunicato stampa
Sabato 24 gennaio 2009 alle ore 10,30 presso le sale espositive della Reggia di Colorno verrà inaugurata la mostra personale dell’artista Giorgio Sorel intitolata “Il Cerchio e la Shoah”.
L'evento, organizzato insieme al Comune di Colorno, rientra nelle iniziative collegate alla “Giornata della Memoria” e si avvale del Patrocinio dell’UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane), della Provincia di Parma e della Regione Emilia Romagna.
In esposizione una serie di opere dal forte valore umano ed espressivo in cui le figure si ergono o languiscono emaciate e lacerate in fondali cupi, dove dominanti sono tutte le tonalità del grigio e del bruno, con colpi improvvisi di rosso e squarci di un bianco corposo e materico. Come materiche e dense sono tutte le opere di Sorel: l’utilizzo simultaneo di diversi materiali come le cere sintetiche, le sabbie di quarzo e gli smalti sulle carte laminate, spessorate, sulle tele e sulle tavole si abbina romanticamente alla tradizionale pittura ad olio, che con lucidità contribuisce alla creazione di atmosfere evanescenti, tetre, indefinite… eppure così tremendamente reali. Un’incessante ricerca formale e tecnica, un logorante fervore intimistico ed una bruciante passione, fatta di incredibile odio ed incredibile amore per ciò che riguarda l’uomo e gli eventi da lui provocati o passivamente subiti, sfociano in una produzione imponente come il pesante fardello della Consapevolezza che l’uomo stesso reca con sé lungo il cammino che ha nel tempo percorso e che percorre ogni giorno.
Un tragitto importante, dunque: un excursus emozionante ed emotivo che ripercorre i tragici avvenimenti dello sterminio compiuto dal regime nazista ai danni di un intero popolo, una digressione intensa su quell’orrendo genocidio e sulle sue conseguenze, un’occasione per riflettere sulla pagina più triste della storia del Ventesimo Secolo e per non dimenticare mai.
Giorgio Sorel nasce a Bologna nel 1939 e attualmente risiede e lavora in provincia di Piacenza. Artista intenso e drammatico affronta da sempre con grande passione e sensibilità tematiche legate all’Uomo e all’Esistenza; tematiche toccanti fronteggiate con piglio espressivo ed espressionista sulla condizione dell’umana solitudine e sui grandi eventi che hanno segnato la storia.
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