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giovedì 18 giugno 2009

Joconde. Da Monna Lisa alla Gioconda nuda

Comunicato stampa

Dal 14 giugno al 30 settembre il Museo Ideale Leonardo Da Vinci riapre al pubblico dopo cinque mesi con un’esposizione sorprendente su uno dei più interessanti argomenti della storia dell’arte: “Joconde. Da Monna Lisa alla Gioconda nuda”, a cura di Agnese Sabato e Alessandro Vezzosi, con la consulenza di Carlo Pedretti e di altri esperti internazionali.
L’obiettivo di questa mostra-evento è quello di fare il punto sulle origini, la fortuna e i “misteri” della Gioconda (a partire dalle problematiche della committenza, identità e datazione, e della bottega leonardesca), con un lavoro che continuerà nel tempo per la catalogazione di tutte le Gioconde del mondo. Si tratta di un work in progress che, al di là dell’evento espositivo, si propone di documentare e confrontare tutte le Monne Lisa e le Gioconde del mondo, dal Cinquecento a oggi.
La mostra presenta migliaia di immagini fra opere, reperti, documenti e multimedialità, compresi dipinti originali del XVI secolo esposti per la prima volta.
L’esposizione si articola in due parti: una storica e una contemporanea.
La prima comprende opere originali sconosciute, per esempio due versioni di “Gioconda nuda” riferite in antico a Leonardo, una delle quali era appartenuta al cardinale Fesch, zio di Napoleone Bonaparte e grande collezionista (possedeva anche il “San Girolamo” di Leonardo, oggi nei Musei Vaticani). O ancora una tavoletta riscoperta nei depositi degli Uffizi e restaurata per l’occasione; e, dalla Biblioteca Nazionale di Napoli, il “Diario” della visita del cardinale d’Aragona a Leonardo, nel 1517 ad Amboise con la descrizione della “Gioconda” (o della “Gioconda nuda”?).
Vengono messe a confronto le immagini di varianti della “Gioconda” del Louvre (sparse in tutto il mondo) e della “Gioconda nuda” (di cui si deve ancora individuare la possibile invenzione e autografia di Leonardo); documenti sulle biografie e le tracce dei luoghi della Gioconda (venti città e paesi da Firenze a Parigi, da Greve a Dumenza, da Arezzo a Napoli, da Vinci a Chantilly, da Lagonegro ad Amboise... tra storia, arte, geografia e mito); la fortuna della “Gioconda” e della “Gioconda nuda” nelle incisioni tra XVII e XIX secolo e nelle sculture (per esempio un marmo neoclassico).
La parte contemporanea inizia con il furto del 1911 e procede con protagonisti dell’arte del XX secolo a partire da Duchamp, con l’Omaggio a Jean Margat (all’artista piuttosto che allo scienziato e collezionista, nel cinquantenario della storica rivista «Bizarre» con i suoi trattati di “Giocondologia” e “Giocondoclastia”), e agli artisti attuali, fra pittura e grafica digitale, moda e design. Si conclude con il più ampio repertorio iconografico digitale in un caleidoscopio dell’immagine, e con spettacolari esami scientifici eseguiti sull’originale del Louvre da Pascal Cotte (Lumiere Technology), compresa una spettrografia di 4 metri per 3.
In parallelo, fino a settembre si raccoglieranno le “testimonianze”, ipotesi e interpretazioni, di storici d’arte e scienziati per un convegno internazionale che si concluderà con un “processo” teatrale, istruito e messo in scena (a ottobre) da magistrati e avvocati.

Titolo mostra: Joconde. Da Monna Lisa alla Gioconda nuda
A cura di: Agnese Sabato, Alessandro Vezzosi
Sede: Vinci (FI), Museo Ideale Leonardo Da Vinci
Periodo: 14 giugno - 30 settembre 2009
Orario: tutti i giorni, ore 10.00-19.00

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