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mercoledì 9 marzo 2011

Roberto Lucato e i suoi "cattivi" maestri

Comunicato stampa

“Roberto Lucato e i suoi ‘cattivi’ maestri” è il titolo dell’antologica che sarà visitabile dal 16 aprile presso Villa Benzi Zecchini e che vedrà portare alla luce un confronto tra l’artista veneto Roberto Lucato e i maggiori esponenti dell’arte contemporanea del Novecento italiano.
La produzione pittorica di Lucato dialogherà con le opere appartenenti alla facoltosa collezione d’arte contemporanea che annovera grandi autori della seconda metà del XX secolo del calibro di Mario Schifano, Renato Mambor, Gastone Biggi, Concetto Pozzati, Salvatore Emblema e Giorgio Celiberti, i “cattivi” maestri di Roberto Lucato.
Originario di Castelfranco Veneto, l’artista risente della ricca eredità culturale tramandata, quale testimonianza del significativo periodo artistico dell’avanguardia italiana del dopoguerra. Dall’erede della pop art italiana (Schifano) al precursore della psicologia della forma (Biggi), fino al surrealismo metallico (Pozzati), Lucato ripercorre i più immediati canali espressivi nella divulgazione di un accorato dissenso verso l’attuale situazione socio-politica, gettata sotto le putride acque della corruzione.
Nella splendida cornice di Villa Benzi Zecchini l’antologica appare scandita in tre sezioni espositive: dalla personale di Lucato si passa alla collezione storica per concludere con un’intera sala dedicata ai politici italiani.
Il percorso espositivo comincia, pertanto, con il ciclo pittorico “Gli Uomini Pensanti”, mediante il quale Lucato manifesta il disagio sociale e le contraddizioni umane, denunciando non soltanto la massificazione del pensiero individuale ma anche la conseguente caduta dei valori della società odierna. L’obiettivo della ricerca artistica di Lucato mira al risveglio della coscienza collettiva, partendo da una ricognizione del proprio modus pensandi per tornare ad essere “uomini pensanti”. Tale finalità artistica rammenta le parole di Mambor che asserì: “Io dico che l’arte serve a pulire lo sguardo. I sensi sono offuscati dalla abitudini e tutto ciò che si fa e si pensa diventa immagine, stereotipo, filtro davanti agli occhi. L’arte insinua un cuneo in questo meccanismo spersonalizzante e ha il potere di ribaltarlo, in definitiva è un piccolo sforzo per muovere il pensiero”.
Così come le opere di Celiberti testimoniano uno spirito di speranza, allo stesso tempo i quadri di Roberto Lucato ci obbligano a riflettere sulle prepotenze dei nostri giorni, perpetrate in primis sull’uomo, in seguito sul cittadino. Sono opere che tracciano l’aberrante situazione istituzionale dell’Italia ma lo fanno in una maniera del tutto inedita e significativa, attingendo al linguaggio caricaturale e all’immaginario mordace, che la Goffaggine politica diventa l’Istituzione per eccellenza. Il lessico ironico di Lucato riesce a stemperare la drammaticità e la gravità dei problemi attuali, creando un contesto grottesco denso di sfumature con singolari spunti di riflessione sul presente.
A tal proposito, è interessante soffermarsi sul “Monumento al Valore” un’opera emblematica firmata Lucato, un cassonetto dei rifiuti che reca la scritta “umido politico” e che prevede l’interazione del pubblico per stimolare a “pensare”. I visitatori potranno agire e prendere posizione scrivendo un pensiero, o anche solo una parola, su un biglietto da gettare, poi, nel cassonetto.
Alla base dell’arte di Lucato c’è tanta rabbia verso la rassegnazione e la passività generali, verso la “non azione” e proprio per queste motivazioni la rassegna rappresenta un energico scossone a questo comportamento sociale. Messaggi importanti quelli comunicati attraverso la sua ricerca artistica, ma fondamentali per sensibilizzare alla ricostruzione di una società di valori pulita.
L’antologica sarà presentata all’inaugurazione dallo storico e critico d’arte Dott.Giorgio Falossi, a cui seguirà il concerto musicale “Serenata” da una poesia di Ernesto Calzavara, con testi di Roberto Scalabrin, poesie di Ernesto Calzavara, Paolo Conte, Silvano Belloni, Katia Carlon, musiche di Simone Zanchini, Astor Piazzolla, Richard Galliano, Paolo Conte…eseguito da Simone Zanchini alla fisarmonica, Roberto Scalambrin al clarinetto e voce, Simone Gerardo alla batteria e percussioni ed Enrico Dalla Cort al contrabbasso. Concluderà la serata la performance audio-visiva di Michele Piovesan e Massimo Barbot.
In programma il 23 aprile sarà possibile assistere ai balli italiani con variazioni in trio dell’Italia Barocca a cura dei Sonatori De La Gioiosa Marca con Giorgio Fava e Giovanni dalla Vecchia ai violini, Walter Vestidello al violoncello, Giancarlo Rado all’arciliuto e Gianpiero Rosato al cembalo.
Domenica 1 maggio presso il Teatro Maffioli è prevista la serata “Vento di Pensieri” con Marco Gerboni al sassofono e Roberto Scalabrin al clarinetto ed accompagnamento musicale dell’Orchestra La Roggia sotto la direzione di Alberto Vianello.
Un appuntamento da non perdere.

Titolo mostra: Roberto Lucato e i suoi “cattivi” maestri
Sede: Caerano di San Marco (TV), Villa Benzi Zecchini
Date: 16 aprile - 1 maggio 2011
Inaugurazione: sabato 16 aprile, ore 18.30
Orari di visita: da martedì a domenica ore 15.00-18.30, chiuso lunedì
Ingresso libero

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