Vi presentiamo le iniziative previste a Potenza nell’ambito della XIII Settimana della Cultura, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che si svolgerà su tutto il territorio nazionale dal 9 al 17 aprile.
Presso la Biblioteca Nazionale sarà inaugurata venerdì 8 aprile alle 18 e rimarrà aperta fino al 30 aprile 2011 la mostra di arte contemporanea Scrittura: luogo di memoria, personale di pittura, grafica, terracotta e materico dell'artista Luciana Picchiello. Il linguaggio dei segni è uno dei temi che Luciana Picchiello porta avanti nella sua ricerca artistica. Dopo aver studiato le scritture dei popoli piu antichi, confrontando i segni cuneiformi della Mesopotamia con gli ideogrammi orientali, i geroqlifici con l'alfabeto Osco, l'artista ha realizzato delle tavole di terracotta recanti simbologie dove questi linguaggi sono mescolati tra loro ed a volte ha inserito dei simboli inventati come fosse un "nuovo alfabeto di futuri popoli sconosciuti". Esiste un filo conduttore tra la tavola Osca Molisana (conservata nel British Museum di Londra), e la "Tabula Bantina" (ritrovata nel 1790 sul Monte Montrone nel territorio di Oppido Lucano e conservata nel Museo Nazionale di Napoli) che spinge Luciana Picchiello ad esporre in questo luogo di cultura e di storia i suoi lavori inerenti al primo alfabeto delle genti italiche. Le opere di Luciana Picchiello sono ispirate dalla letteratura, dalla poesia e comunque fortemente sostenute da concetti filosofici. Per l'artista non ci puo essere arte senza un concetto filosofico, letterario e poetico che lo supporti. In un‘opera il libro entra a far parte fisicamente della realizzazione artistica. Luciana Picchiello, alla quale sono state dedicate mostre personali in importanti sedi espositive ricche di significato storico e culturale, ha trovato nella Biblioteca Nazionale di Potenza il luogo che meglio può accogliere il risultato della sua ricerca artistica sui segni e la scrittura vista come luogo di memoria.
Il 15 aprile alle 18.00 nella Sala Conferenze della Biblioteca è in programma la presentazione del libro L'impresa di Felice Garibaldi e il Risorgimento in Puglia di Riccardo Riccardi. Il volume racconta il ritratto, pubblico e privato, di Felice Garibaldi, fratello dell’Eroe dei due Mondi, il quale nella sua veste di imprenditore nel comparto olivicolo segnò diversamente le dinamiche familiari dei Garibaldi di Nizza. Il saggio – che è anche dedicato all’impresa dei Mille e a tutti i garibaldini pugliesi che vi hanno partecipato come il turese Francesco Curzio – delinea l’inquietudine interiore e quell’intraprendenza affaristica di un’intera famiglia, che formò l’uomo capace di unificare l’Italia e, nel contempo, analizza le moderne dinamiche di una fervida borghesia della provincia di Bari di metà Ottocento che costruì, all’ombra degli ulivi, dei veri e propri imperi finanziari e le fondamenta di quella che sarebbe diventata l’economia più rilevante del Mezzogiorno.
Presso il Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco” sarà esposta, dal 14 al 17 aprile, la mostra documentaria a cura della Provincia Dall’Unità d’Italia all’Unione europea.
Presso il Museo Archeologico sarà inaugurata, sabato 9 aprile alle ore 18.00 la personale di pittura La donna e il mito della differenza dell’artista lucana Maria Luisa Ricciuti, una donna che si è distinta per il suo grande impegno civile nel panorama storico e culturale del secolo scorso. L’esposizione durerà fino al 15 maggio 2011.
Nel Museo è possibile visitare la mostra Nata per unire, organizzata dal Comando Militare Esercito “Basilicata”, in collaborazione con la Provincia di Potenza e il Centro Studi storico-militari “G. Salinardi” di Potenza, avente per tema i 150 anni dell'Unità d'Italia sotto il profilostorico-militare. Sono in esposizione infatti uniformi italiane del Regio Esercito delle diverse epoche: Risorgimentale (1860-1870), Umbertina (1878-1900), regno Vittorio Emanuele III (1900-1946). Soprattutto le due guerre mondiali e quelle coloniali della Libia, d’Etiopia e dell'Africa Settentrionale consentono di tenere in esposizione maggior materiale, non solo uniformologico, ma anche documentale, medaglistico ed iconografico. In maggiore evidenza è il materiale proveniente dal “Fondo Lacava” di Corleto Perticara (PZ). La camicia rossa garibaldina appartenuta a Michele Lacava testimonia la partecipazione dell'ufficiale lucano alle imprese garibaldine, oltre che del 1860, anche nella Terza Guerra d'Indipendenza. Cimelio prezioso di tale raccolta sono le "fasce mollettiere" rosse tradizionalmente appartenute a Garibaldi e consegnate a Michele Lacava nel 1866. In cornice tutti gli attestati delle campagne garibaldine di Michele e Pietro Lavava, quest'ultimo, garibaldino nel 1860, proseguì la carriera diplomatica e divenne Deputato e Ministro del Regno d'Italia (come testimonia l'uniforme diplomatica da Ministro impreziosita dall'elegante feluca). L’esposizione delle uniformi si completa quasi sempre con quella dei relativi copricapo: chepì, berretti, caschi coloniali ed elmetti, oltre che bandoliere, sciarpe azzurre, pentagli, dragone, sciabole, stivali, etc... Anche oggetti provenienti da scavi di trincea della prima guerra mondiale sono resi suggestivi dalla ricostruzione di alcune ambientazioni di trincee del Carso e del Grappa. Sono numerosi i quadri, soprattutto pervenuti per effetto di donazione alla Provincia dalla Federazione di Potenza dei Combattenti e Reduci, che mettono in evidenza la partecipazione di uomini della Lucania ai momenti salienti della storia militare italiana. Alla mostra delle uniformi militari si abbina poi quella dei preziosi documenti originali del Governo Prodittatoriale Lucano e dei provvedimenti dei Comandi Militari adottati nei primi anni dell’Italia unita e che costituiscono il “Fondo Riviello”. Detto fondo si compone, oltre che di preziosi documenti, anche dei cimeli appartenuti all’eroico Col. Nicola Riviello, caduto nella guerra di Libia (1911-1912). Completano l’esposizione militari uniformi risorgimentali (piemontesi e borboniche) ricostruite fedelmente ad opera dell’Associazione Imago Historiae di Potenza. I visitatori possono fermarsi a guardare filmati e spot istituzionali predisposti dal Governo Italiano e dal Ministero della Difesa per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia grazie alla predisposizione di un monitor e di un videoproiettore che lascerà scorrere immagini di film e sceneggiati che hanno per oggetto il Risorgimento Italiano e le imprese garibaldine.
Degne di interesse sono anche la mostra documentaria Antichidentità - Museo/Pinacoteca: una storia recuperata dedicata al lavoro di recupero e valorizzazione dei Beni Archeologici, Archivistici, Storico-Artistici, Demo-Etno-Antropologici della Basilicata e la mostra archeologica permanente che illustra il percorso crono-culturale delle tre grandi forme di popolamento della Lucania antica (Enotri, Greci, Lucani) dall’età arcaica fino alla romanizzazione.
Presso la Pinacoteca Provinciale sarà allestita, dal 9 aprile al 2 maggio 2011, Colori e forme dell’arte lucana, una collettiva di opere pittoriche di artisti lucani contemporanei, che, con tecniche e forme espressive diverse, interpretano i luoghi, gli eventi, le genti della Lucania.
I locali della Pinacoteca ospitano la permanente di pittura e scultura intitolata a Concetto Valente, che comprende parte della collezione pittorica e scultorea della Provincia, che include opere dell’Ottocento, tra cui spiccano quelle del venosino Giacomo Di Chirico, del marateota Angelo Brando e del moliternese Michele Tedesco. Di particolare interesse, inoltre, i ritratti di Giuseppe Mona, Vincenzo La Creta e Andrea Petrone. Nell’esposizione sono presenti opere di autori più recenti, come Luigi Guerricchio, Vincenzo Claps ed Italo Squitieri, presentate nella sala dedicata al Novecento con quelle di più noti autori italiani come Carlo Levi, Fausto Pirandello e Renato Guttuso. Di grande interesse sono i due dipinti su tavola, risalenti alla seconda metà del Cinquecento, ascritti alla bottega di Antonio Stabile, restaurati dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata.
Il 15 aprile alle 18.00 nella Sala Conferenze della Biblioteca è in programma la presentazione del libro L'impresa di Felice Garibaldi e il Risorgimento in Puglia di Riccardo Riccardi. Il volume racconta il ritratto, pubblico e privato, di Felice Garibaldi, fratello dell’Eroe dei due Mondi, il quale nella sua veste di imprenditore nel comparto olivicolo segnò diversamente le dinamiche familiari dei Garibaldi di Nizza. Il saggio – che è anche dedicato all’impresa dei Mille e a tutti i garibaldini pugliesi che vi hanno partecipato come il turese Francesco Curzio – delinea l’inquietudine interiore e quell’intraprendenza affaristica di un’intera famiglia, che formò l’uomo capace di unificare l’Italia e, nel contempo, analizza le moderne dinamiche di una fervida borghesia della provincia di Bari di metà Ottocento che costruì, all’ombra degli ulivi, dei veri e propri imperi finanziari e le fondamenta di quella che sarebbe diventata l’economia più rilevante del Mezzogiorno.
Presso il Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco” sarà esposta, dal 14 al 17 aprile, la mostra documentaria a cura della Provincia Dall’Unità d’Italia all’Unione europea.
Presso il Museo Archeologico sarà inaugurata, sabato 9 aprile alle ore 18.00 la personale di pittura La donna e il mito della differenza dell’artista lucana Maria Luisa Ricciuti, una donna che si è distinta per il suo grande impegno civile nel panorama storico e culturale del secolo scorso. L’esposizione durerà fino al 15 maggio 2011.
Nel Museo è possibile visitare la mostra Nata per unire, organizzata dal Comando Militare Esercito “Basilicata”, in collaborazione con la Provincia di Potenza e il Centro Studi storico-militari “G. Salinardi” di Potenza, avente per tema i 150 anni dell'Unità d'Italia sotto il profilostorico-militare. Sono in esposizione infatti uniformi italiane del Regio Esercito delle diverse epoche: Risorgimentale (1860-1870), Umbertina (1878-1900), regno Vittorio Emanuele III (1900-1946). Soprattutto le due guerre mondiali e quelle coloniali della Libia, d’Etiopia e dell'Africa Settentrionale consentono di tenere in esposizione maggior materiale, non solo uniformologico, ma anche documentale, medaglistico ed iconografico. In maggiore evidenza è il materiale proveniente dal “Fondo Lacava” di Corleto Perticara (PZ). La camicia rossa garibaldina appartenuta a Michele Lacava testimonia la partecipazione dell'ufficiale lucano alle imprese garibaldine, oltre che del 1860, anche nella Terza Guerra d'Indipendenza. Cimelio prezioso di tale raccolta sono le "fasce mollettiere" rosse tradizionalmente appartenute a Garibaldi e consegnate a Michele Lacava nel 1866. In cornice tutti gli attestati delle campagne garibaldine di Michele e Pietro Lavava, quest'ultimo, garibaldino nel 1860, proseguì la carriera diplomatica e divenne Deputato e Ministro del Regno d'Italia (come testimonia l'uniforme diplomatica da Ministro impreziosita dall'elegante feluca). L’esposizione delle uniformi si completa quasi sempre con quella dei relativi copricapo: chepì, berretti, caschi coloniali ed elmetti, oltre che bandoliere, sciarpe azzurre, pentagli, dragone, sciabole, stivali, etc... Anche oggetti provenienti da scavi di trincea della prima guerra mondiale sono resi suggestivi dalla ricostruzione di alcune ambientazioni di trincee del Carso e del Grappa. Sono numerosi i quadri, soprattutto pervenuti per effetto di donazione alla Provincia dalla Federazione di Potenza dei Combattenti e Reduci, che mettono in evidenza la partecipazione di uomini della Lucania ai momenti salienti della storia militare italiana. Alla mostra delle uniformi militari si abbina poi quella dei preziosi documenti originali del Governo Prodittatoriale Lucano e dei provvedimenti dei Comandi Militari adottati nei primi anni dell’Italia unita e che costituiscono il “Fondo Riviello”. Detto fondo si compone, oltre che di preziosi documenti, anche dei cimeli appartenuti all’eroico Col. Nicola Riviello, caduto nella guerra di Libia (1911-1912). Completano l’esposizione militari uniformi risorgimentali (piemontesi e borboniche) ricostruite fedelmente ad opera dell’Associazione Imago Historiae di Potenza. I visitatori possono fermarsi a guardare filmati e spot istituzionali predisposti dal Governo Italiano e dal Ministero della Difesa per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia grazie alla predisposizione di un monitor e di un videoproiettore che lascerà scorrere immagini di film e sceneggiati che hanno per oggetto il Risorgimento Italiano e le imprese garibaldine.
Degne di interesse sono anche la mostra documentaria Antichidentità - Museo/Pinacoteca: una storia recuperata dedicata al lavoro di recupero e valorizzazione dei Beni Archeologici, Archivistici, Storico-Artistici, Demo-Etno-Antropologici della Basilicata e la mostra archeologica permanente che illustra il percorso crono-culturale delle tre grandi forme di popolamento della Lucania antica (Enotri, Greci, Lucani) dall’età arcaica fino alla romanizzazione.
Presso la Pinacoteca Provinciale sarà allestita, dal 9 aprile al 2 maggio 2011, Colori e forme dell’arte lucana, una collettiva di opere pittoriche di artisti lucani contemporanei, che, con tecniche e forme espressive diverse, interpretano i luoghi, gli eventi, le genti della Lucania.
I locali della Pinacoteca ospitano la permanente di pittura e scultura intitolata a Concetto Valente, che comprende parte della collezione pittorica e scultorea della Provincia, che include opere dell’Ottocento, tra cui spiccano quelle del venosino Giacomo Di Chirico, del marateota Angelo Brando e del moliternese Michele Tedesco. Di particolare interesse, inoltre, i ritratti di Giuseppe Mona, Vincenzo La Creta e Andrea Petrone. Nell’esposizione sono presenti opere di autori più recenti, come Luigi Guerricchio, Vincenzo Claps ed Italo Squitieri, presentate nella sala dedicata al Novecento con quelle di più noti autori italiani come Carlo Levi, Fausto Pirandello e Renato Guttuso. Di grande interesse sono i due dipinti su tavola, risalenti alla seconda metà del Cinquecento, ascritti alla bottega di Antonio Stabile, restaurati dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata.
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