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mercoledì 16 novembre 2011

Giovani Idee per un cortometraggio

di Francesco Mastrorizzi

Si è conclusa la VII edizione del concorso di cortometraggi “Giovani Idee”, che ha visto la Basilicata protagonista, grazie alla classe 2ªC del Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco” di Venosa. La cerimonia di premiazione è avvenuta sabato 12 novembre a Saint Vincent, in Valle d’Aosta, in occasione del X convegno di studi organizzato annualmente da Fondazione e Associazioni “Carlo Donat-Cattin” di Torino, Bergamo e Brescia.
Il concorso, rivolto a tutte le classi delle scuole secondarie di secondo grado italiane, invitava gli studenti a realizzare un cortometraggio su uno dei temi in agenda per il convegno (“L’Italia che attende. Una Repubblica fondata sul lavoro”), avvalendosi dei mezzi di ripresa a propria disposizione, senza dare incarico a terzi esterni alla scuola o a professionisti del settore.
"Il lavoro è ancora così centrale nella vita delle nuove generazioni, così come lo era per i loro padri e i loro nonni? In questo senso, cosa si aspettano gli studenti di oggi, che saranno i lavoratori di domani? E cosa vorrebbero che la politica facesse per loro?" A queste domande hanno provato a rispondere dodici classi provenienti da scuole superiori di Sicilia, Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Puglia, Piemonte, Toscana e Basilicata.
Il cortometraggio premiato, realizzato dai ragazzi della 2ªC del Liceo Classico di Venosa, si intitola “Work in Regress” e vede protagonista un manager che viene licenziato perché non condivide i modi poco puliti adottati dai vertici della sua azienda. Si tratta di una denuncia contro un sistema che si basa sull’aggressione al mondo del lavoro, ma anche un anelito di difesa della libertà e della giustizia sociale.
La motivazione data dalla giuria per l’assegnazione del 1° premio di 2000 euro è stata la seguente: “Il cortometraggio fa proprio il modello retorico dello show informativo televisivo per affermare un punto di vista finalmente autonomo, in cui la nuova generazione si scrolla di dosso la mera denuncia della stagnazione del mondo del lavoro, per reagire e assumere un ruolo da protagonista. In tutto questo, l’opera realizzata denota una buona attenzione ai codici, alle tecniche e alle risorse espressive del mezzo audiovisivo”.
Otto i giorni impiegati per la realizzazione del corto, di cui tre per le riprese e cinque per il montaggio. I giovani attori che compaiono nel filmato sono Marco Bonifacio, Marco Soldo e Chiara Catalano. Le riprese sono state realizzate da Vincenzo Lacolla, il montaggio da Vittorio Grimaldi. La sceneggiatura è opera di Antonio Mancino. Gli altri componenti della classe sono stati impiegati per il soggetto, la scenografia e i costumi.

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