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martedì 3 aprile 2012

L’antico borgo di Castel Pagano

di Francesco Mastrorizzi

Il sito di Castel Pagano è situato sulle prime propaggini del Gargano, a 545 m. s.l.m. e a pochi chilometri dall’abitato di Apricena, da cui si giunge attraverso un itinerario di grande interesse ambientale e paesaggistico. Normanni, saraceni e svevi hanno calcato questo territorio, lasciando tracce indelebili nelle costruzioni realizzate.
Il parco archeologico conserva i resti dell’antica fortezza normanno-sveva dell’XI secolo, della chiesa palatina e del borgo medievale. La struttura urbanistica vede sul punto più alto della dorsale montuosa il castello, attorno a cui erano raccolte le abitazioni del vicus. Quello che rimane di queste ultime è riconducibile a ruderi di modesta entità, tra cui un elevato numero di cisterne per la raccolta di acqua e frumento.
L’impianto castellare si presenta a pianta quadrilatera irregolare, con murature costruite con pietra calcarea del luogo. Sono ben visibili la fasi di espansione del castello, sorto in età bizantina e sviluppatosi successivamente. La parte meglio conservata è la torre pentagonale, che doveva costituire il mastio del castello, con un’altezza di circa 12,50 metri. In asse sul lato opposto ad essa si trova una torre circolare, di cui ci resta la parte inferiore, alta circa 5 metri. Adiacente a questa vi è un’altra torre circolare di diametro inferiore.
Interessante è la chiesa ad aula unica, che ha restituito un pavimento a raggiera formato da grandi tessere di calcare, mentre nell’ipotetica sacrestia troviamo un pavimento in opus spicatum fatto di ciottoli di fiume. Visibile anche un’area utilizzata come necropoli.

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