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giovedì 17 maggio 2012

Chiusa a Potenza la mostra di Michele Tedesco

Comunicato stampa

Si è conclusa domenica 13 maggio presso la Pinacoteca provinciale di Potenza la mostra “Michele Tedesco. Un pittore lucano nell’Italia unita (1834 - 1917). Un evento di straordinario successo che in tre mesi ha indotto oltre quattromila visitatori ad ammirare le opere di questo raffinato artista lucano di respiro internazionale, in un percorso espositivo che ha abbracciato per intero la sua biografia e messo il luce il contributo di tanti artisti meridionali all’Unità d’Italia.
Dal 18 febbraio al 13 maggio sono stati numerosissimi i turisti, gli appassionati d’arte e gli studenti universitari provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa - dal Regno Unito alla Francia, dalla Repubblica Ceca alla Lituania - che con questa mostra hanno colto l’occasione per conoscere da vicino la Basilicata e approfondire molti aspetti dell’arte e della cultura dell’Ottocento e del primo Novecento.
Ed è legato proprio alla massiccia presenza di giovani universitari uno degli elementi più singolari e rilevanti di questo riuscitissimo progetto.
E’ un dato significativo che premia la qualità del lavoro svolto in questi anni dal Centro Annali per una Storia Sociale della Basilicata “Nino Calice”, dalla curatrice della mostra Isabella Valente e dal direttore artistico Palmarosa Fuccella, che hanno espresso grande soddisfazione per l’eccezionale bilancio dell’evento.
Un evento che, ripercorrendo la vita avvincente dell’artista e patriota Tedesco, ha incuriosito e appassionato i giovani, avvicinandoli alla storia del Risorgimento con linguaggi nuovi come quello del fumetto (la graphic novel “Michele Tedesco. La fiamma che spingeva l’arte”, realizzata in occasione della mostra da Red House Lab).
Sono state inoltre moltissime le scuole elementari e medie inferiori e superiori della Basilicata che hanno accolto con entusiasmo l’invito a visitare la mostra, e tanti gli studenti che hanno scelto poi di regalarsi un’ulteriore visita accompagnati dalle proprie famiglie.
Si tratta di una scommessa vinta a conferma che gli eventi culturali di qualità sono capaci di ammaliare ogni generazione e rappresentano, oggi più che mai, il pilastro principale della struttura della nostra regione e del nostro Paese, fungendo al tempo stesso da importante veicolo di promozione di tutto il territorio.

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