di Rosanna D'Erario
Quando a correre sono gli occhi non si
arriva al traguardo stanchi, ma con la consapevolezza di essere più
ricchi di arte e cultura; questa è la FaiMarathon promossa dal FAI
(Fondo Ambiente Italiano) e dal gioco de Il Lotto. Tante le città in cui domenica 13
ottobre si è svolta la FaiMarathon, io ho partecipato a Milano con
18 tappe che hanno toccato luoghi e simboli del periodo
risorgimentale accomunati dal binomio arte e scienza.
Punto di partenza
è stato il Palazzo di Brera con il Giardino delle Magnolie e l’Orto
Botanico. Proseguendo per via Monte di Pietà, al civico 15 abbiamo
trovato Casa Porro Lambertenghi, il primo palazzo illuminato a gas
della città. In via Manzoni, invece, ci siamo soffermati sul Gran
Hotel et de Milan, nato nel 1863 e legato a tanti personaggi celebri
in particolare a Giuseppe Verdi mentre in via Bigli, una targa ci
ricorda oggi la residenza milanese di Albert Einstein.
L’ottava tappa è stata Piazza della
Scala, ricca di memorie legate a scienza e tecnologia con il suo
importante Teatro. Sempre guidati dai volontari Fai, che
con impegno e passione ci hanno regalato curiosità e notizie
interessanti, ci dirigiamo verso La Galleria Vittorio Emanuele II
dove troviamo esposto il “rattin” un originale strumento che nel
1856 ha dotato di illuminazione la cupola della galleria. Quel che
resta della prima centrale termoelettrica dell’Italia e dell’Europa
continentale è una targa sull’attuale palazzo della Rinascente.
Siamo in Piazza Duomo dunque e per la prima volta, ho guardato il
monumento simbolo della città dal punto di vista scientifico: la
guglia maggiore del Duomo con i suoi complessi calcoli matematici e
inoltre la Meridiana che attraversa la campata in prossimità del suo
ingresso;e ancora, proseguendo, il Palazzo del
Collegio Notarile con il primo parafulmine della citta, la Biblioteca
Ambrosiana, la sede storica della SIAM, via Rugabella dove a colpire
è il portale di un palazzo dove Clelia del Grillo diede vita ad un
importante salotto culturale. Il percorso è terminato a Palazzo
Litta, esempio del barocchetto lombardo.
Una splendida domenica alla scoperta
delle tante bellezze che ci circondano dove ancora una volta il Fai
conferma il suo amore per l’arte, per la cultura e per la nostra
Italia.
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