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mercoledì 16 ottobre 2013

Quando a correre sono gli occhi…

di Rosanna D'Erario

Quando a correre sono gli occhi non si arriva al traguardo stanchi, ma con la consapevolezza di essere più ricchi di arte e cultura; questa è la FaiMarathon promossa dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) e dal gioco de Il Lotto. Tante le città in cui domenica 13 ottobre si è svolta la FaiMarathon, io ho partecipato a Milano con 18 tappe che hanno toccato luoghi e simboli del periodo risorgimentale accomunati dal binomio arte e scienza.
Punto di partenza è stato il Palazzo di Brera con il Giardino delle Magnolie e l’Orto Botanico. Proseguendo per via Monte di Pietà, al civico 15 abbiamo trovato Casa Porro Lambertenghi, il primo palazzo illuminato a gas della città. In via Manzoni, invece, ci siamo soffermati sul Gran Hotel et de Milan, nato nel 1863 e legato a tanti personaggi celebri in particolare a Giuseppe Verdi mentre in via Bigli, una targa ci ricorda oggi la residenza milanese di Albert Einstein.
L’ottava tappa è stata Piazza della Scala, ricca di memorie legate a scienza e tecnologia con il suo importante Teatro. Sempre guidati dai volontari Fai, che con impegno e passione ci hanno regalato curiosità e notizie interessanti, ci dirigiamo verso La Galleria Vittorio Emanuele II dove troviamo esposto il “rattin” un originale strumento che nel 1856 ha dotato di illuminazione la cupola della galleria. Quel che resta della prima centrale termoelettrica dell’Italia e dell’Europa continentale è una targa sull’attuale palazzo della Rinascente. Siamo in Piazza Duomo dunque e per la prima volta, ho guardato il monumento simbolo della città dal punto di vista scientifico: la guglia maggiore del Duomo con i suoi complessi calcoli matematici e inoltre la Meridiana che attraversa la campata in prossimità del suo ingresso;e ancora, proseguendo, il Palazzo del Collegio Notarile con il primo parafulmine della citta, la Biblioteca Ambrosiana, la sede storica della SIAM, via Rugabella dove a colpire è il portale di un palazzo dove Clelia del Grillo diede vita ad un importante salotto culturale. Il percorso è terminato a Palazzo Litta, esempio del barocchetto lombardo.
Una splendida domenica alla scoperta delle tante bellezze che ci circondano dove ancora una volta il Fai conferma il suo amore per l’arte, per la cultura e per la nostra Italia.

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