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sabato 9 maggio 2015

Siti Reali Borbonici in Campania: la storia dimenticata

di Federica Amalfitano

«Siano perdonati coloro che a Napoli escono di senno»: così Goethe nel 1787 riassume la sua ammirazione al cospetto delle bellezze del territorio partenopeo. La celeberrima frase mi torna in mente passeggiando per le strade della città di Napoli in una calda mattinata del tradizionale Maggio dei Monumenti.
Anche quest’anno la città propone le più disparate manifestazioni, dai percorsi di visita, agli eventi musicali, alle mostre d’arte, da Modigliani a Milo Manara, dal Festival del Barocco al Wine & City, per chi proprio non sa rinunciare ai sapori nostrani.
L’incantevole cornice di Castel dell’Ovo ospita fino al 17 maggio 2015 la mostra 22 Double Two - Siti Reali Borbonici in Campania: la storia dimenticata, esposizione fotografica organizzata dalla “Orange Revolution” con l’obbiettivo di richiamare alla memoria i numerosi palazzi sorti durante l’età dell’oro borbonica.
La fotografa Antonella Maiorano ci propone immagini note e meno note, come la Reggia di Caserta e quella di Portici, il Palazzo Reale di Venafro e la Real Tenuta degli Astroni, la Reggia di Quisisana a Castellamare e il sito reale di San Leucio, ricordato soprattutto per le manifatture tessili.
Le abilità ingegneristiche della Napoli borbonica sono rese ben evidenti da alcuni scatti, come l’Acquedotto carolino e le residenze di caccia di Palazzo D’Avalos e Palazzo Reale nelle rispettive isole di Procida ed Ischia.
A concludere il percorso alcune foto della Real Casina del Fusaro, il padiglione di caccia e pesca realizzato nel 1782 su disegno di Carlo Vanvitelli, dalla pianta centrale che con il motivo decorativo a conchiglie ben si inserisce nello specchio d’acqua.
Non resta altro che partire, dirigersi a Napoli e godersi quel panorama che lasciò senza fiato l’illustre letterato tedesco.

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