
Bisio lascia nella Brianza il figlio e la moglie interpretata da Angela Finocchiaro, nella veste di una donna ambiziosa ed arrivista che vuole tutti i consti vivere all’ombra della Madunina ma che saprà apprezzare la costa cilentana. Così ecco ribaltato specularmente il pregiudizio francese: se il protagonista oltralpe andava dal sud al nord, il nostro Bisio fa il percorso inverso.
Commedia brillante, Giù al nord, non lascia nulla al caso: ogni battuta è ben scandita e raccordata alla successiva. I personaggi si delineano in modo armonioso e corale, però sempre pronti ad emergere nel momento giusto con le proprie peculiarità talvolta stereotipate. Ed è proprio sugli stereotipi e sui luoghi comuni che il film gioca, sia del sud che del nord, ma allo stesso tempo riesce a smantellarli in modo tale da poterli guardare con più oggettività. Il canovaccio dell’opera buffa si ripresenta a più riprese nei giochi dei fraintendimenti, delle ambiguità ingenue, dei personaggi caricatura che sostengono la narrazione.
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