Farinelli sa farsi apprezzare particolarmente per il tratto elegante del disegno e per la straordinaria maestria nel gestire gli impasti cromatici, che ci appaiono intensi e luminosi. A consentire ciò una originale tecnica di stesura dei colori sulla tela, detta “combustione”, da lui messa a punto a partire dal 1975. Attraverso tale procedimento i pigmenti naturali dei colori-base sono trattati con fonti di calore, in modo da farli sciogliere direttamente sulla tela e da poterli poi lavorare tramite un raffreddamento controllato, che permette di ottenere splendide dissolvenze cromatiche.
Protagonista dominante delle tele di Farinelli, il colore diviene paesaggio, nei vari gradienti dell’azzurro, del verde, dell’arancio, fino al rosso assoluto, per dare vita a sfondi inconfondibili, che richiamano forme irreali e visioni immaginarie. Su di essi si stagliano i soggetti prediletti da Farinelli: le dive, i Don Chisciotte, le vele. Le donne, in particolare, vengono ritratte con maestria sia in momenti di assoluta sensualità sia in atteggiamenti teneramente materni, utilizzando per modellare i tratti somatici colori come il rosso cadmio, il giallo ocra, il verde smeraldo, che fanno assumere all'incarnato evanescenti espressioni ed esaltano la bellezza femminile.
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