di Francesco Mastrorizzi
Domenica 14 settembre, nell’ambito degli appuntamenti del "Convivio d’Estate 2008", nella splendida cornice della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Barile, è stato presentato il libro "Fede, canto e musica nella pietà popolare barilese. Alle fonti dell’identità spirituale di un popolo", scritto a quattro mani da Don Giuseppe Cacosso, giovane sacerdote originario di Maschito, già Parroco nella comunità di Barile per nove anni, e dal Prof. Donato Mare, Diacono della Parrocchia "S. Maria delle Grazie e S. Nicola Vescovo".
Domenica 14 settembre, nell’ambito degli appuntamenti del "Convivio d’Estate 2008", nella splendida cornice della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Barile, è stato presentato il libro "Fede, canto e musica nella pietà popolare barilese. Alle fonti dell’identità spirituale di un popolo", scritto a quattro mani da Don Giuseppe Cacosso, giovane sacerdote originario di Maschito, già Parroco nella comunità di Barile per nove anni, e dal Prof. Donato Mare, Diacono della Parrocchia "S. Maria delle Grazie e S. Nicola Vescovo".
Si tratta di un’interessante ricerca storica che analizza l’influenza della tradizione religiosa sulla cultura e sull’identità locale, la cui pubblicazione è stata patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Barile nell’ambito di un progetto di tutela finanziato dal Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano. Gli autori, che per la redazione del volume si sono avvalsi della consulenza di Padre Mauro Paternoster, docente di liturgia pastorale presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma, hanno voluto offrire alla comunità una raccolta di canti religiosi tradizionali, risalenti agli ultimi tre secoli, in quanto tipica espressione della pietà popolare e della cultura di un mondo fortemente pervaso dalla fede.
Un lavoro importante, che costituisce un ritratto preciso della religiosità popolare, da consegnare alle nuove generazioni, portatrici di una cultura molto diversa da quella dei loro genitori, per permettere loro di avviare un utile processo di confronto con la tradizione, invitando i giovani a non restare estranei a riti che caratterizzano da secoli la pietà popolare barilese e che ancora oggi continuano a svolgersi all’interno della comunità.L’opera è il primo di una serie di interventi programmati dal Comune di Barile in materia di politiche culturali, con l’obiettivo di recuperare e assemblare il vasto patrimonio di testimonianze legate alla storia e all’identità di Barile e metterlo a disposizione della Comunità. L’Assessore alla Cultura Tommaso David Incamicia, che si è occupato di scrivere la presentazione del libro, sta lavorando alla pubblicazione di un altro volume, a cura del Prof. Renato Paternoster, risultato di una ricerca lessicale finalizzata a salvaguardare e valorizzazione l’uso della lingua arberesh.
La presentazione del libro, cui ha dato spessore la relazione di Don Mauro Paternoster, si è rivelata un’occasione molto importante dal punto di vista culturale e religioso, in quanto ha dato la possibilità di analizzare la rilevanza antropologica di specifiche espressioni della pietà popolare, che hanno caratterizzato la presenza cristiana a Barile dal Settecento fino ai giorni nostri.
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