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sabato 20 settembre 2008

Sirmione: la gemma del Garda

di Enrico Melodia

Dopo aver chiesto alla sua bella mille, cento, poi ancora mille ed ancora cento baci, evidentemente spossato da tanto ardore amoroso, Caio Valerio Catullo ritorna nella sua città che più di duemila anni or sono gli diede i natali. Visita le terme, le quali, ridotte in rovina ai giorni nostri, portano ancora il suo nome e ritrova la serenità intaccata dalla vita frenetica e caotica della roma imperiale. “Paene insularum, insularumque Ocelle” la definisce in un suo carme e noi, pur distanza di così tanti anni non possiamo che confermare: Sirmione è tuttora la gemma di tutte le isole e penisole. Tra i suoi ospiti illustri va ricordata almeno la Callas che negli anni ’50 vi soggiornò nella villa del marito, Giovanni Battista Meneghini.
Nel paesaggio incantevole si staglia il Castello Scaligero, fatto costruire nel XIII secolo per volontà del signore di Verona, Mastino I della Scala. Una passeggiata lungo i suoi camminatoi, mostra il suo ingegnoso sistema difensivo. Da lì si gode anche un superbo panorama sul porto cittadino, anche questo costruito per volontà degli scaligeri. Il clima è incredibilmente mite durante tutto l’anno, grazie alle sorgenti sulfuree le quali costituiscono il complesso termale e rendono le sue strutture più importanti e grandi in Italia. Un gran numero di turisti durante tutto l’anno popola le sue strade e affolla i numerosissimi negozi e botteghe lungo la passeggiata sul lago.

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