Comunicato stampa
Il progetto espositivo “Geometrie dell’intelletto” è un omaggio alla geometria, intesa come arte intellettuale. Geometrie euclidee, geometrie iperboliche, geometrie ellittiche, dalla storia delle forme alla sperimentazione post-industriale, dagli albori della scienza fino ai nostri giorni, sono questi gli scenari mentali che affiorano dalle opere degli artisti, protagonisti della rassegna d’artecontemporanea. La curatrice della mostra, Sabrina Falzone, ci spiega: "La monumentalità dell’esperienza visiva si palesa con novità prospettica negli originali scatti inbianco e nero di Irene Taddei e di Christian Milo, proseguendo idealmente nella ricerca artistica di Angelo Zuena, autore dotato di una spiccata creatività. Città geometriche si estendono nella preziosità dell’ascolto tridimensionale nelle opere di Monia Biscioni e di Edi Sanna, la quale s’immerge in un limpido omaggio ad Ippaso da Metaponto, il matematico e filosofo greco, appartenente alla scuola pitagorica, che descrisse per la prima volta il dodecaedro regolare, dimostrando la sua iscrivibilità in una sfera e a cui è stata attribuita, peraltro, anche la scoperta degli accordi musicali e del concetto di incommensurabilità.E’, invece, un omaggio all’astrattismo geometrico di Kandinskij il lavoro realizzatoda Enzo Ventrone, in arte Lim, che sorge su un assetto immaginario dalle valenze cosmiche, ravvisabili nell’acrilico di Massimo Mugavero, sia pure sotto una forma più fluente e libera. In Nemo diviene nobile arte la composizione, l’incontro e l’incastro di materiali direcupero, ai quali si conferisce un valore aulico, rintracciabile nell’esperienza artistica di Vincenzo Morello in mostra con “Babele”, il quale, dietro unarivisitazione palesemente escheriana, s’inoltra sul territorio mentale della geometria, simbolo della vita e intesa come labirinto della psiche. E’, infatti, unl abirinto caotico quello proposto da Zoom, nome d’arte di Ivan La Ragione, che concepisce l’intelletto come luogo del disordine, fungendo da contraltare alla consistente esigenza di simmetria che si legge nelle opere di Jeanette RutscheSperya, di Giacomo Specchia, di Silva Nironi e di Maria Enrica Nardi Menchi. Si presenta come un triangolo roccioso l’inedito paesaggio onirico di Paolo Hermanin,che nella bicromia del bianco e nero mette in risalto le qualità matematico-logichedello scatto.Un vortice formale dall’impostazione centrale si articola con evidente intensità emotiva nelle tele della pittrice olandese Symona Colina e del fotografo DonatoLotito, catturando l’attenzione dell’osservatore. Il trionfo cromatico vive di luci liriche nel “Sistema lunare” di Marialuisa Sabato. Il segno assurge a traiettoria esistenziale negli apparati pittorici di Dino Ventura(Mat), così come nello scatto di Victor Deleo, mentre filosofie dell’eterno siesprimono nella pregnanza pittorica di Paola Colleoni e nel luogo intellettuale, nato nell’idea di Alessandro Sansoni. Scansioni dell’intelletto si accentuano, infine, nella pittura radiosa di FrancescaNicoli e in quella più etnica di Hkosmoh, sino a divenire frammento narrativo nell’arte di Augusto Orestini".
Titolo mostra: Geometrie dell'intelletto
Sede: Roma, Caffé Letterario, via Ostiense 83/95
Durata: dal 14 novembre al 2 dicembre 2008
Ingresso: libero
Info: http://www.sabrinafalzone.info/
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