L’eterna favola del mondo lillipuziano questa volta è animato da un goffo e piacente Jack Black, attore di commedie e di film da cassetta. Il Gulliver del XXI secolo è uno sconclusionato portalettere degli uffici di un grande giornale. La sua vita monotona si divide fra ciambelle e pupazzetti di personaggi dei fumetti animati dalla sua vocina cangiante che ogni sera fa vivere loro avventure nuove ed improbabili. Paradossalmente l’adulto infantile in questo film riesce ad avere un ruolo non mortificante poiché ognuno in sé porta la spensieratezza che chiede di essere arricchita di vanagloria e di coccole, così il nostro Gulliver non è un cavaliere impavido, ma un omone che libera il piccolo popolo con la pipì all’aperto, gesti non consoni al mondo degli adulti, ma che svelano la bricconeria dell’adulto. Il regista Rob Letterman chiama in scena i grandi miti contemporanei del mondo occidentale per celebrare il nostro protagonista e per renderlo re di un mondo che in realtà non esiste, se non nei sogni sbiaditi della sera che tentano di offuscare la routine del giorno. Ma tutti siamo richiamati a fare i conti con la realtà e nel momento in cui il nostro Gulliver esce dal suo mondo fantastico riesce ad realizzare il suo sogno: essere guardato con gli occhi della dolcezza e dell’amore della protagonista femminile. Per valorizzare ulteriormente le differenti grandezze dei due mondi la produzione ha scelto la proiezione in tre-D aggiunta solo in una fase successiva, ed anche i titoli di testa sono realizzati secondo un effetto ottico che rende le immagini di New York delle piccole miniature.
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domenica 13 febbraio 2011
I fantastici viaggi di Gulliver
di Angela Delle Donne
L’eterna favola del mondo lillipuziano questa volta è animato da un goffo e piacente Jack Black, attore di commedie e di film da cassetta. Il Gulliver del XXI secolo è uno sconclusionato portalettere degli uffici di un grande giornale. La sua vita monotona si divide fra ciambelle e pupazzetti di personaggi dei fumetti animati dalla sua vocina cangiante che ogni sera fa vivere loro avventure nuove ed improbabili. Paradossalmente l’adulto infantile in questo film riesce ad avere un ruolo non mortificante poiché ognuno in sé porta la spensieratezza che chiede di essere arricchita di vanagloria e di coccole, così il nostro Gulliver non è un cavaliere impavido, ma un omone che libera il piccolo popolo con la pipì all’aperto, gesti non consoni al mondo degli adulti, ma che svelano la bricconeria dell’adulto. Il regista Rob Letterman chiama in scena i grandi miti contemporanei del mondo occidentale per celebrare il nostro protagonista e per renderlo re di un mondo che in realtà non esiste, se non nei sogni sbiaditi della sera che tentano di offuscare la routine del giorno. Ma tutti siamo richiamati a fare i conti con la realtà e nel momento in cui il nostro Gulliver esce dal suo mondo fantastico riesce ad realizzare il suo sogno: essere guardato con gli occhi della dolcezza e dell’amore della protagonista femminile. Per valorizzare ulteriormente le differenti grandezze dei due mondi la produzione ha scelto la proiezione in tre-D aggiunta solo in una fase successiva, ed anche i titoli di testa sono realizzati secondo un effetto ottico che rende le immagini di New York delle piccole miniature.
L’eterna favola del mondo lillipuziano questa volta è animato da un goffo e piacente Jack Black, attore di commedie e di film da cassetta. Il Gulliver del XXI secolo è uno sconclusionato portalettere degli uffici di un grande giornale. La sua vita monotona si divide fra ciambelle e pupazzetti di personaggi dei fumetti animati dalla sua vocina cangiante che ogni sera fa vivere loro avventure nuove ed improbabili. Paradossalmente l’adulto infantile in questo film riesce ad avere un ruolo non mortificante poiché ognuno in sé porta la spensieratezza che chiede di essere arricchita di vanagloria e di coccole, così il nostro Gulliver non è un cavaliere impavido, ma un omone che libera il piccolo popolo con la pipì all’aperto, gesti non consoni al mondo degli adulti, ma che svelano la bricconeria dell’adulto. Il regista Rob Letterman chiama in scena i grandi miti contemporanei del mondo occidentale per celebrare il nostro protagonista e per renderlo re di un mondo che in realtà non esiste, se non nei sogni sbiaditi della sera che tentano di offuscare la routine del giorno. Ma tutti siamo richiamati a fare i conti con la realtà e nel momento in cui il nostro Gulliver esce dal suo mondo fantastico riesce ad realizzare il suo sogno: essere guardato con gli occhi della dolcezza e dell’amore della protagonista femminile. Per valorizzare ulteriormente le differenti grandezze dei due mondi la produzione ha scelto la proiezione in tre-D aggiunta solo in una fase successiva, ed anche i titoli di testa sono realizzati secondo un effetto ottico che rende le immagini di New York delle piccole miniature.
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