Comunicato stampa
Dal 21 giugno al 22 settembre 2013 le
sale di Palazzo Reale di Milano ospiteranno una mostra dedicata al
Maestro del brivido per eccellenza: Alfred Hitchcock. “Alfred Hitchcock nei film della
Universal Pictures” è una mostra promossa e prodotta dal Comune di
Milano – Cultura, Palazzo Reale, Alef-cultural project management
con la collaborazione speciale della Universal Pictures Italia
divisione di Home Entertainment.
Sono passati più di trent’anni dalla
morte del mago della suspense che ha terrorizzato – e forse
continua a terrorizzare – milioni di spettatori con i suoi
capolavori. Durante la sua carriera Alfred Hitchcock ha girato oltre
cinquanta film - dall’epoca del cinema muto agli anni settanta –
che, nel tempo, l’hanno reso uno dei più influenti e venerati
innovatori cinematografici di tutti i tempi. Nella storia del cinema, Hitchcock è
infatti rinomato per il suo ingegno, le trame avvincenti, la pioneristica gestione delle camere da presa e l’originale stile di
montaggio; la sua magistrale abilità nel tener viva la tensione in
ogni singolo fotogramma è ancora studiata ed emulata dai film-makers
di tutto il mondo.
Obiettivo dell’esposizione è cercare
di indagare e ricreare quell’effetto di suspense hitchcockiano,
quella combinazione perfetta di elementi che, nel corso degli anni,
ha tenuto tantissimi spettatori con il fiato sospeso nella doccia di
un motel, affacciati su un cortile a spiare i vicini o alle prese con
uccelli furiosi. Hitchcock lavorava alle scene dei suoi film con lo
scopo di tenere gli spettatori in sospeso il più a lungo possibile,
come affermò egli stesso:
“Se fai esplodere una bomba il
pubblico ha uno shock di dieci secondi, mentre se lo metti
semplicemente al corrente della presenza di una bomba, la suspence
può essere dilatata e il pubblico mantenuto in sospeso per cinque
minuti.”
Il percorso espositivo racconta la
figura di Alfred Hitchcock attraverso i principali capolavori firmati
Universal Pictures, la celebre casa di produzione che, acquisendo la
Paramount Pictures, ha prodotto i suoi film dal 1940 al 1976. Una
collaborazione decisamente proficua che ha portato sul grande schermo
capolavori indimenticabili e inimitabili come “Psyco”, “La
finestra sul cortile”, “Gli Uccelli”, “La donna che visse due
volte” e molti altri.
La mostra presenta settanta fotografie
e contenuti speciali provenienti dagli archivi della major americana
che, per preservare la qualità di queste opere, ha restaurato le
quattordici pellicole originali nell’audio e nel video portandole
in alta definizione su disco Blu-ray™ per la visione in home video.
Il lavoro svolto per la riedizione di questi film e il materiale
raccolto è la base su cui è stata strutturata la mostra. Il
pubblico potrà immergersi nei backstage dei principali film di
Hitchcock scoprendo particolari curiosi sulla realizzazione delle
scene più celebri, sull’impiego dei primi effetti speciali, sugli
attori e sulla vita privata del grande maestro.
Il critico cinematografico Gianni
Canova accompagnerà il visitatore, con una serie di approfondimenti
video, lungo la mostra analizzando i principali capolavori del
regista britannico firmati Universal Pictures. Primo fra tutti “Psyco” (1960), una
delle sue opere più controverse e innovative. Una pietra miliare del
cinema del brivido che, nel 1960, riuscì a battere tutti i record di
incassi e fece fuggire il pubblico dalle sale in preda al panico. Un’occasione per vedere da dietro le
quinte il metafisico motel Bates, il personaggio inquietante di
Norman, la doppia personalità di Marion, la celebre scena della
doccia e il ruolo fondamentale di Alma Reville, la moglie-consigliera
del maestro del brivido.
Una sala del percorso sarà dedicata a
“Gli Uccelli” (1963) di cui, proprio quest’anno, si celebra il
50° anniversario. Uno sconvolgente capolavoro in cui il regista
introdusse numerose innovazioni nel campo del suono e degli effetti
speciali: con ben 370 trucchi di ripresa, il film richiese quasi tre
anni di preparativi a causa della sua complessità tecnica. Il pubblico potrà scoprire dettagli
curiosi sui geniali artifici utilizzati per la realizzazione delle
scene più memorabili. Il visitatore avrà inoltre la
possibilità di rivivere l’esperienza voyeuristica di “Jeff” -
intepretato da James Stewart - il protagonista de “La Finestra sul
cortile” (1954).
Alla critica del quotidiano London Observer che lo definì un film “orribile” perchè “c’era un tipo che guardava costantemente dalla finestra”, Hitchcock – nella celebre intervista rilasciata a François Truffaut – rispose: “...sì, l’uomo era un voyeur, ma non siamo tutti dei voyeur? Scommettiamo che nove persone su dieci, se vedono dall’altra parte del cortile una donna che si spoglia prima di andare a letto o semplicemente un uomo che mette in ordine la sua stanza, non riescono a trattenersi dal guardare? Potrebbero distogliere gli occhi dicendo: «non mi riguarda», potrebbero chiudere le loro persiane, e invece non lo fanno, staranno lì a guardare.”
Alla critica del quotidiano London Observer che lo definì un film “orribile” perchè “c’era un tipo che guardava costantemente dalla finestra”, Hitchcock – nella celebre intervista rilasciata a François Truffaut – rispose: “...sì, l’uomo era un voyeur, ma non siamo tutti dei voyeur? Scommettiamo che nove persone su dieci, se vedono dall’altra parte del cortile una donna che si spoglia prima di andare a letto o semplicemente un uomo che mette in ordine la sua stanza, non riescono a trattenersi dal guardare? Potrebbero distogliere gli occhi dicendo: «non mi riguarda», potrebbero chiudere le loro persiane, e invece non lo fanno, staranno lì a guardare.”
Il film fu un grande successo, uscì
nell’agosto 1954, e nel maggio 1956 aveva già incassato 10 milioni
di dollari. Insoddisfatto delle prime riprese in esterni, Hitchcock
decise di girare il film su un unico set, dando vita al più grande
set cinematografico mai realizzato a quell’epoca.
Il pubblico potrà rivivere anche
l’ambigua identità de “La donna che visse due volte” (1958),
capolavoro divenuto oggetto di venerazione. Una delle storie d’amore
più angoscianti del cinema, raccontata attraverso un numero infinito
di angolazioni e riprese straordinarie nei luoghi più famosi di San
Francisco. Un racconto attraverso le paure,
l’ossessione e la psicologia dei personaggi arricchito dalle
dichiarazioni dell’attrice Kim Novak, la bionda glaciale
protagonista femminile del film.
Il visitatore avrà inoltre la
possibilità di ammirare materiale fotografico degli altri celebri
film hitchcockiani: “Sabotatori” (1942), “L’ombra del dubbio”
(1943), “Nodo alla gola” (1948), “La congiura degli innocenti”
(1955), “L’uomo che sapeva troppo” (1956), “Marnie” (1964),
“Il sipario strappato” (1966) , “Topaz” (1969), “Frenzy”
(1972) e “Complotto di famiglia” (1976), suo ultimo film.
Sebbene Hitchcock conferisca molta
importanza al silenzio nelle scene di suspense, alcune delle sue
sequenze più note non avrebbero ottenuto la stessa potenza
drammatica che tutti riconoscono, se non fosse per l’apporto della
musica. La colonna sonora diventa quindi parte
integrante e fondamentale per la costruzione del senso di attesa
hitchcockiano. In una sala del percorso sarà possibile ascoltare le
musiche che hanno fortemente connotato alcuni dei suoi film, tra cui
quelle di Bernard Herrmann, compositore statunitense che ha scritto,
tra le altre, le celebri soundtrack per “La donna che visse due
volte” e il cult “Psyco”.Ci si potrà immergere nei suoni
elettronici dei gabbiani che Hitchcock decise di usare nel film “Gli
Uccelli” invece della musica: una tecnica altamente sperimentale
per quei tempi che risultò essere molto efficace.
Lungo il percorso un divertente
montaggio dei cammei mostrerà le celebri apparizioni di Hitchcock
nei suoi film. Nati come simpatiche gag, i cammei divennero col tempo
una vera e propria superstizione. Il p ubblico iniziò ad attenderli
con impazienza e per evitare che lo spettatore si distraesse troppo
durante il film, il regista decise di anticiparli ai primissimi
minuti dell’inizio. Brivido, terrore ma anche ironia.
Un’altra caratteristica che contraddistingue le sue opere è
infatti quel mix ben riuscito tra commedia e suspense: battute
brillanti e personaggi divertenti convivono in modo armonioso insieme
alle scene di tensione. Un senso dell’umorismo sintetico e pungente
che ritroviamo non solo nei suoi film ma anche nella sua vita
privata.
Titolo: Alfred Hitchcock nei film della
Universal Pictures
Sede: Palazzo Reale, Piazza Duomo 12,
Milano
Date: 21 giugno - 22 settembre 2013
Orari: lunedì 14.30-19.30; martedì,
mercoledì, venerdì e domenica 9.30-19.30; giovedì e sabato
9.30-22.30 (il servizio di biglietteria termina un’ora prima della
chiusura)
Biglietti: € 8,00 intero, € 6,50
ridotto, € 4,00 ridotto speciale
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