Comunicato stampa
E’ una collezione di opere in ceramica, quella che Silvio Vigliaturo ha realizzato e che
Erano le lunghe piogge che ci regalavano un meraviglioso gioco bambino. Conoscevamo allora, Silvio ed io, un nascondiglio segreto della terra rossa. Quella terra che i grandi chiamavano argilla. Era morbida, dolce nel farsi accarezzare. Per interi giorni tornavamo a casa con la nostra stanchezza sporca di fango. Un vecchio muro al sole, ombreggiato da un grande fico, essiccava le sue sculture. L’orgoglio, poi, arrivava puntuale a riempirci per via dei nostri lavori, ora volti, ora segni. Giudici, non troppo severi con noi stessi e soddisfatti, esponevamo la nostra fatica al blu del cielo e al verde del prato e delle vigne, di una natura a portata di mano. Ora sono altri luoghi e altre consapevolezze che regalano l’incontro con l’arte ceramica: una personale nell'ambito della Mostra della Ceramica di Castellamonte. Così si percorre la città e i luoghi che sanno ancora di mistero. Ci si perde tra penombre del tempo usurato e negli spazi discreti d’intimità, luoghi privati che odorano di domesticità e privatezza. E nelle chiese con il loro antico profumo d’incenso. Si arriva con il ritmo dei passi. Ci si ferma e l’oggetto appare alla vista. Nato da mani e cotto come il pane. E’ ristoro. Una sosta. Si sfama anche lo spirito. C’è sempre quel gesto antico conservato in tanti miti della creazione. Spesso ci raccontiamo che la creatura da cui discendiamo è stata creata d’argilla. E in questo incontro si ripete quell’emozione che cambia per oggetto ma anche per dove si trova a rivivere. Di questa alchimia si è voluto occupare Silvio Vigliaturo, per la sua prima volta. Vigliaturo, grande interprete del vetro, si serve questa volta di un'altra terra, plasmandola direttamente. Quando deve asservire la materia al magistero dell'arte, espressione autentica del suo sentire, egli usa solo le mani. E' questo un atto creativo che lo avvicina al Creatore. La scultura è figlia diretta della mano dell'uomo che imprime il suo pollice nella terra per dar forma e rilievo alla massa informe e crearne immagini e forme. L’arte di Vigliaturo, questa sua nuova arte in ceramica, si rappresenta dunque al mondo offrendo di sè una visione complessa, spesso contraddittoria, costituita dalla sovrapposizione sfocata di una molteplicità di immagini frammentarie. Questa visione deve trovare un carattere unificante, tipicizzante, all’interno della sua frammentarietà. Subito si scompone, si moltiplica, si contraddice nelle sue parti e, come in un gioco di specchi, le visioni diventano molteplici. Di questa frammentazione, di questi cocci di immagine si occupa Vigliaturo, realizzando “
Mostra: ALTRA TERRA, contaminazioni strada facendo
Luogo: MACA-Museo Civico d’Arte Contemporanea Silvio Vigliaturo, Palazzo Sanseverino - Piazza Falcone
Info: Ufficio stampa MACA – tel. 0119422568 – maca@museovigliaturo.it – www.museovigliaturo.it
Nessun commento :
Posta un commento