sabato 9 gennaio 2010

Georges Rouault. La notte della Redenzione

Comunicato stampa

Con una mostra dedicata all’artista francese Georges Rouault (1871-1958), a cura di Andrea Dall’Asta S.I., Elena Pontiggia e Michele Tavola, la Raccolta Lercaro intende riflettere sulle tematiche fondamentali della sua opera. Attraverso un’ampia selezione della sua produzione grafica, oltre un centinaio di fogli, sono presentati i maggiori cicli dell’autore, dal Miserere alle due serie di Cirque, da Réincarnations du Père Ubu a Les Fleurs du mal, fino a Passion. Accanto a questo corposo nucleo grafico saranno inoltre esposti alcuni disegni (di cui alcuni inediti), matrici di rame, lettere e alcune rare prove d’artista, come quelle relative alla grande crocifissione a colori. Al termine del percorso delle opere di Rouault sono collocate tre grandi tele monocrome dell’artista americano David Simpson, provenienti dalla Collezione Giuseppe Panza di Biumo.
Mai come nel secolo scorso l’espressione artistica ha avuto difficoltà a dare voce alla fede cristiana. Per Georges Rouault, uno dei protagonisti della pittura europea del Novecento, la dimensione di fede è, al contrario, la fonte ispiratrice di tutta la sua attività artistica. L’arte è una vocazione, testimonianza di vita, esplorazione del mistero. In questo senso, la mostra è come la rivelazione del cammino di fede dell’artista.
I temi affrontati da Rouault sono molteplici e raccontano di un’umanità popolata da clown, prostitute, vagabondi, tipi grotteschi, poveri e umili che si contrappongono a presuntuosi, potenti e ricchi. In cicli come Réincarnations du Père Ubu o Grotesques, Rouault si concentra sulle miserie e sull’oscurità del peccato, in cui s’immerge la tumultuosa vita dell’uomo. In opere successive, come Passion, i soggetti si collocano in un orizzonte di pace e di quiete. Con un espressionismo dai tratti forti e ben marcati, Rouault riflette su soggetti sacri, maternità, figure femminili. A una visione dalle forti tinte drammatiche succede una calma che si fa espressione di una pienezza di vita, di una speranza di riscatto.
Una presenza costante accompagna e ispira tutta l’opera dell’artista: Gesù Cristo. È il Christus patiens, raffigurato nella maestà del suo dolore, devastato e sublime allo stesso tempo, lacerato e risplendente di luce.
Nel Miserere, il ciclo più importante dell’artista e ampiamente documentato in mostra, Rouault si concentra su volti taciturni, vagabondi, chiusi nella propria sofferenza, gonfi di un nero bituminoso, come a conservare quell’oscurità della terra da cui provengono. Sono la rappresentazione del fallimento della condizione umana, la pattumiera del mondo. L’immagine stessa di Cristo sulla Croce. Tuttavia, custodiscono una speranza. Sono feriti, ma non disperati. Senza speranza, portano la speranza. La salvezza è lo sguardo di misericordia di Dio sull’umanità. È il velo di pietà sulla miseria umana, che culmina con la Croce in cui il Figlio di Dio muore per la salvezza del mondo. Sulla Croce Dio si fa, infatti, solidale con l’uomo, assumendone la lacerazione e il dolore. Si fa Deus absconditus. Come il sole nel suo viaggio notturno. Il sole c’è, ma occorre attendere l’alba per vederlo. È la notte della Redenzione.
La mostra si conclude con tre opere di David Simpson. Sono dipinti monocromi, grandi superfici riflettenti in grado di assorbire la luce per poi irradiarla e diffonderla nell’ambiente circostante. L’attesa di una redenzione si fa qui esplosione di luce. Al termine della notte, ci accoglie la luce della Risurrezione. Per crucem ad gloriam?

Il catalogo, oltre ai testi dei curatori, comprende un saggio di S. E. Mons. Gianfranco Ravasi. Biografia dell’autore e schede delle opere sono a cura di Chiara Gatti. Il repertorio bibliografico è di Claudia Amato.

La centralità della riflessione sulla figura di Cristo di Rouault trova deale continuità di intenti nel lavoro sul Sermone della Montagna che la Fondazione Marilena Ferrari-FMR ha recentemente commissionato al pittore forlivese Nicola Samorì e che dal mese di febbraio sarà esposto presso la Raccolta Lercaro, consentendo ai visitatori un confronto tra modalità diverse di affrontare il tema dell’incontro di un artista con il mistero dell’Imago Christi.

Nell'ambito della mostra sono organizzate le visite guidate a cura della Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro e della Fondazione Marilena Ferrari - FMR:
  • Giovedì 28 gennaio, ore 17.30
  • Venerdì 5 febbraio, ore 17.30
  • Sabato 13 febbraio, ore 16.30
  • Venerdì 19 febbraio, ore 17.30
  • Sabato 27 febbraio, ore 16.30
  • Giovedì 4 marzo, ore 17.30
  • Giovedì 15 aprile, ore 17.30
  • Giovedì 22 aprile, ore 17.30
  • Venerdì 7 maggio, ore 17.30
Per le visite guidate è necessaria la prenotazione (Tel. 051 6566210-211 segreteria@raccoltalercaro.it) - Gruppi di massimo 30 persone - Ingresso libero

Titolo mostra : Georges Rouault. La notte della Redenzione
Opere grafiche e disegni
Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro, Galleria d'Arte Moderna “Raccolta Lercaro"
Via Riva di Reno 57 - Bologna
Inaugurazione: sabato 23 gennaio 2009, ore 17.00
Apertura: 23 gennaio - 27 giugno 2010
Orari: da martedì a domenica, ore 11 - 18.30
Chiuso il lunedì
Ingresso libero
Con il contributo della Fondazione Marilena Ferrari-FMR
Mostra promossa in collaborazione con la Galleria San Fedele di Milano e l'Istituzione Musei Civici del Comune di Bologna
Mostra a cura di: Andrea Dall’Asta S.I., Elena Pontiggia, Michele Tavola
Segreteria e coordinamento artistico: Francesca Passerini
Responsabile tecnico: Pietro Caccia Dominioni
Gestione organizzativa: Alessandra Bonzi
Ufficio stampa: Arcidiocesi di Bologna, con la collaborazione di Francesca Passerini
Testi in catalogo di: S. E. Mons. Gianfranco Ravasi, Dall’Asta Andrea S.I., Chiara Gatti, Elena Pontiggia e Michele Tavola
Repertorio bibliografico di Claudia Amato
Progetto allestimento: Paolo Capponcelli, Panstudio architetti associati, Bologna
Progetto grafico: Enzo Grassi, Colpo d'occhio, Rimini
Catalogo: Edizioni ETS - Pisa

Immagini:
Georges Rouault, Il duro mestiere di vivere, 1922, acquatinta , puntasecca, brunitoio e rotella
Georges Rouault, Cristo in croce, 1936, acquaforte e acquatinta

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