Per la prima volta in Italia, l’artista tedesco Günter Demmig posiziona a Roma, il 28 gennaio 2010, in occasione della Giornata della Memoria, 30 Stolpersteine (pietre d’inciampo) in sei MUNICIPI: I Municipio, Centro Storico; II Municipio, Flaminio; VI Municipio, Quadraro; IX Municipio, Appio Tuscolano; XVI Municipio, Monteverde; XVII Municipio, Prati) per ricordare deportati razziali, politici, militari e per lavori coatti.
L’idea di Demmig risale al 1993 quando l’artista è invitato a Colonia per un’installazione sulla deportazione di cittadini rom e sinti. All’obiezione di un’anziana signora secondo la quale a Colonia non avrebbero mai abitato rom, l’artista decide di dedicare tutto il suo lavoro successivo alla ricerca e alla testimonianza dell’esistenza di cittadini scomparsi a seguito delle persecuzioni naziste: ebrei, politici, rom, omosessuali.
Le prime Stolpersteine furono installate a Colonia nel 1995; da allora ne sono state installate già più di 22.000 in Germania, Austria, Ungheria, Ucraina, Cecoslovacchia, Polonia, Paesi Bassi e Belgio.
L’artista sceglie il marciapiede prospiciente la casa in cui hanno vissuto uno o più deportati e vi installa altrettante “pietre d’inciampo”, sampietrini del tipo comune e di dimensioni standard (cm. 10x10). Li distingue solo la superficie superiore, a livello stradale, poiché di ottone lucente. Su di essa sono incisi: nome e cognome del deportato, età, data e luogo di deportazione e, quando nota, data di morte.
L’inciampo non è fisico ma visivo e mentale, costringe chi passa a interrogarsi su quella diversità e agli attuali abitanti della casa a ricordare quanto accaduto in quel luogo e a quella data, intrecciando continuamente il passato e il presente, la memoria e l’attualità.
Le Stolpersteine sono un segno concreto e tangibile, ma discreto e antimonumentale, che diviene parte della città, a conferma che la memoria non può risolversi in appuntamento occasionale e celebrativo, ma costituire parte integrante della vita quotidiana.
Le Stolpersteine sono finanziate da sottoscrizioni private; il costo di ognuna, compresa l’installazione, si aggira tra i 75 e i 95 euro.
Il progetto proseguirà, dopo il 28 gennaio, con l’apertura di uno “sportello” cui potranno rivolgersi quanti intendono ricordare familiari o amici deportati attraverso la collocazione di una Stolpersteine davanti alla propria abitazione. L’obiettivo è la costruzione di una grande mappa urbana della memoria.
All’iniziativa è affiancato un progetto didattico: ogni Municipio, coadiuvato dal Progetto Memoria della Fondazione CDEC e dal Centro di Cultura Ebraica di Roma, dalla FNISM (Federazione Nazionale Insegnanti) e dall’Irsifar (Istituto Romano per la Storia d’Italia dal Fascismo alla Resistenza) ha scelto alcune scuole affidando loro una ricerca storica sui deportati alla cui memoria sono dedicati i sampietrini. Il 28 gennaio, nel corso dell’installazione di Demmig, gli studenti leggeranno i primi risultati del loro lavoro.
Memorie d’inciampo a Roma sarà documentato in un volume che conterrà testi storici e critici, biografie dei deportati redatte dagli studenti, illustrazione fotografica delle installazioni, CD con le riprese filmate della giornata del 28 gennaio.
La presentazione del volume è prevista per il 16 ottobre 2010, anniversario della deportazione degli ebrei romani dal Ghetto.
SCHEDA INFORMATIVA
PROGETTO: Memorie d’inciampo a Roma
ARTISTA: Günter Demmig
INAUGURAZIONE: giovedì 28 gennaio 2010, ore 9.30
Roma, via della Reginella 2
A SEGUIRE: ore 11.30 via Flaminia 21
ore 12.30 viale Giulio Cesare
ore 14.00 piazza Rosolino Pilo 17
ore 16.00 via Taranto 178
ore 17.30 via Romanello da Forlì 34
ore 18.15 via E. Giovenale 95
ore 19.00 via Ascoli Piceno 18
CURATORE: Adachiara Zevi
COMITATO SCIENTIFICO: Anna Maria Casavola, Annabella Gioia, Antonio Parisella, Liliana Picciotto, Micaela Procaccia e Michele Sarfatti.
ENTI PROMOTORI: ANED (Associazione Nazionale ex Deportati)
ANEI (Associazione Nazionale ex Internati)
CDEC (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea)
Federazione delle Amicizie Ebraico Cristiane Italiane Museo Storico della Liberazione
PATROCINI: Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
Comunità Ebraica di Roma
ORGANIZZAZIONE e CORDINAMENTO:
Incontri Internazionali d’Arte
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