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giovedì 5 agosto 2010

Marinelli, Tedesco, Padula: l'arte nata in Val d'Agri (III parte)

di Angela Delle Donne

Facciamo un salto temporale più ampio per incontrare un'altra personalità artistica. Si tratta di una donna: Maria Padula, nata a Montemurro nel 1915. Vive altri fermenti culturali, ed altre vicissitudini storiche. La sua produzione artistica è strettamente legata all'impegno sociale, che accompagnerà tutta la sua vita. Resta fortemente legata alla sua terra d'origine attraverso amicizie profonde con altri artisti e scrittori, creando anche legami culturali ed ideali, un nome per tutti Leonardo Sinisgalli, ma più di tutti Giuseppe Antonello Leone, compagno nell'arte e nella vita.
La sua formazione iniziale si svolge tra Napoli e Firenze, così successivamente per quarant'anni si occupa socialmente ed artisticamente della sua terra, cerca di leggere attraverso le vicende nazionali il territorio locale. Sul finire degli anni Sessanta inizia ad insegnare all'Istituto d'arte, dapprima a Potenza e poi Napoli, dedicandosi così alla formazione dei giovani.
Donna impegnata eppure non si sottrae alla sfera intima e familiare, tutto questo traspare nelle sue opere che sono forti, incisive, che non lasciano spazio alla superficialità, come per esempio Fuoco alle stoppie; opera di intensa liricità, dai colori caldi e suffusi; il paesaggio desolato si delinea tra le forme dei monti ed i fuochi delle stoppie. Il contadino in primo piano diventa parte integrante del paesaggio, con al braccio il suo bastone compagno dei viaggi per le campagne ed immagine delle suggestioni visive intime della terra lucana.

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