di Sonia Gammone
Picerno sorge su un colle
panoramico vicino a Potenza. Secondo la tradizione la sua fondazione risale al
II secolo a. C. quando gli abitanti di Acerrona per sfuggire all’esercito di
Annibale durante la Seconda Guerra Punica, si rifugiarono sulla collina dove
edificarono il castrum Pizeni. Il
centro acquista particolare importanza nell’età normanna-sveva con Pocamato,
Gaudino de Glosa e Amor. Un’analisi storica effettuata sul territorio sostiene
che probabilmente siano stati proprio questi signori a far costruire la rocca
fortificata che l’imperatore Federico II successivamente ingrandì.
Ad oggi non ci sono notizie certe
circa l’esatta datazione della costruzione della Torre e i giudizi dei vari
studiosi sono tutt’altro che unanimi. La Torre Medievale, posta ad ovest di
Piazza Statuto, si innalza in maniera prepotente rispetto al tessuto
circostante e con la sua mole cattura lo sguardo. Costituita da una base
poliedrica, sale verso l’alto in un’armoniosa struttura cilindrica che dissolve
così la spigolosità del basamento. All’interno si presenta con una struttura
attestante l’esistenza di una scala in muratura che, correndo a spirale lungo
la parete interna provvista di feritoie e colombaie, portava in sommità.
Vista la presenza di un’altra
torre nella zona sud del paese denominata “Toppo San Leonardo”, molti studiosi
si interrogano sulla possibilità dell’esistenza di una cinta muraria che unisse
le due torri a difesa del castello normanno-svevo. Questa torre, di dimensioni
assai più ridotte rispetto alla Torre Medievale, presenta una struttura interna
che si conclude con uno squarcio circolare verso il cielo ed è circondata da
strutture abitative. Un altro elemento che attesterebbe l’ipotesi di una cinta
muraria preesistente è dato dalla posizione della Chiesa Madre, ottenuta dal
rifacimento e dall’ampliamento della Cappella dei Principi, che si trova in
posizione centrale rispetto alle due torri. Tornando alla Torre Medievale, notizie
più precise emergono dallo studio del suo basamento. Infatti, dalle planimetrie
in possesso dell’ente comunale e della Soprintendenza, sembra plausibile la
forma ottagonale della base e questo ci riporta inevitabilmente al periodo
federiciano. L’ottagono, infatti, era una sorta di sigillo simbolico
dell’edilizia del tempo, era considerato la figura intermedia tra il vero uomo
e il vero Dio, rappresentava la resurrezione, il tramite tra il regno della
terra verso l’infinità del cielo e verso l’immortalità. Nella pressoché totale assenza
di documentazione certa comprovante la paternità della Torre Medievale di
Picerno, dopo quanto detto, la sua costruzione pare collocarsi in epoca
normanno-sveva. Ma anche questa, che pare l’ipotesi più plausibile, resta pur
sempre un’ipotesi in attesa di conferma.
Questa splendida Torre che ci
riporta indietro nei secoli aspetta ancora di essere “scoperta” del tutto. Nel
frattempo continua ad ergersi con la sua maestosità sul paesaggio circostante e
punta verso il cielo forse proprio con l’obiettivo di avvicinare l’uomo a Dio.
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