“Intensioni”, l’opera di Micaela de Pascalis, a cura di Fabio Migliorati, è presente alla Galleria Blanchaert quale prima personale dell’artista. L’opera si divide in due anime pittoriche, caratterizzate da una tecnica differente: pittura su tela e su carta; rispettivamente con tempera all’uovo, gesso, oggetti, e con inchiostro. Il mondo di Micaela de Pascalis è decisamente informale, reso sempre poco strutturato proprio dal tentativo affermativo di alcune meta-strutture di matrice surrealista. Si tratta, in genere, di interventi raffinati, in cui la sensibilità di chi guarda si perde, pur accendendosi per l’attivazione di meccanismi mnesici che conducono o riconducono da qualche parte. I luoghi, infatti, sono quelli di derivazione poetica che l’autrice adotta per evocare mondi a cui ella appartiene: siano spazio definito o indefinibile, ma anche sito materiale del passato.
“Intensioni” è un termine che si utilizza, in logica, per indicare l’insieme delle caratteristiche o dei tratti pertinenti che permettono di stabilire quali oggetti fanno parte di un insieme o classe di entità; in una definizione, per intensione si indicano, quindi, i caratteri, le proprietà, le qualità del termine che si definisce. L’intensione di un costrutto linguistico è insomma il concetto che tale costrutto si propone di suscitare o di fatto suscita, nel pensiero di chi percepisce.
Nel lavoro di Micaela de Pascalis, l’intensione è determinata dall’entità «segno», coagulato e secco, sulle carte, o espanso e sbiadito, sulle tele. Come scrive Fabio Migliorati, per l’occasione, «l’artista agisce per via di tentate forme, che da un posto nel mondo si slanciano in divenire: un avvenire apparente, di contrasti e asimmetrie, bello di proiezioni evanescenti, nella distanza del sentimento. E allora si avverte, per arte, la genesi continua della morfologia: dal buio della mente, all’orma di un’azione. Il lavoro dell’autrice è sempre fatto di sentire delicato; si sdoppia in scarabocchio ventoso e in caotico alone, insieme divisi, comunque entrambi poetici, in silenzio concordi, pur nel rumore esigente dell’umana tensione».
Micaela de Pascalis nasce a Varese nel 1981 e, dopo l’Accademia di Belle Arti di Brera, espone il suo lavoro per esempio a Milano (Palazzo della Permanente, Segrete di Bocca, Spazio Yaonde, Rotary Club, Galleria Blanchaert), o a Genova (Palazzo dei Rolli); i Premi sono, invece, quelli di Pittura (Circolo Filologico Milanese, Città di Parabiago, Lifegate Radio). Il linguaggio della sua opera è segnico e informe: risultato di un sentire finemente poetico, reso con inchiostri e tempere all’uovo su carta o tela. Vive e lavora a Milano...
Titolo mostra: Micaela De Pascalis. Intensioni
A cura di: Fabio Migliorati
Sede: Galleria Jean Blanchaert
Indirizzo: Piazza S.Ambrogio, 4 - Milano
Durata: 9 - 18 giugno
Inaugurazione: mercoledì 9 giugno 2010, ore 18.30
Immagine: Micaela De Pascalis, Senza titolo, 2010, cm. 40x30, courtesy Galleria Blanchaert, Milano
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