lunedì 2 gennaio 2012

Guercino 1591-1666. Capolavori da Cento a Roma

di Sonia Gammone

Fino al prossimo 29 aprile sarà allestita presso i nuovi spazi espositivi dedicati alle mostre temporanee situati al piano terra di Palazzo Barberino a Roma, la mostra Guercino 1591-1666. Capolavori da Cento a Roma. Francesco Barbieri, detto il Guercino, uno dei maggiori protagonisti del Seicento italiano sarà protagonista di questa mostra organizzata dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma, e diretta da Rossella Vedret, rappresenta sicuramente un importantissimo appuntamento con l’arte. L’esposizione, composta da opere conservate nei musei e nelle collezioni di Roma e di Cento, nonché del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, consente di ammirare, nella rinnovata cornice di Palazzo Barberini, uno straordinario corpus di dipinti, che offre la possibilità di gettare uno sguardo d’insieme sull’opera del maestro emiliano. Sono trentasei i capolavori che attraversano tutto l’arco cronologico del lungo percorso artistico del Guercino.
Un talento esuberante il suo, che emerge in tutta la sua grandezza fin dai primi dipinti. Ludovico Carracci, suo eminente maestro, riconobbe subito la precocità e il genio del suo fare artistico, e vide nel suo allievo un’alta continuazione della sua arte. Nel dipinto Sposalizio mistico di Santa Caterina alla presenza di San Carlo Borromeo sono presenti degli effetti temporaleschi del tutto innovativi, così come nelle più tarde tele La Madonna della Ghiara con san Pietro, San Carlo Borromeo, un angelo e donatore e ne I santi Bernardino da Siena e Francesco d’Assisi con la Madonna di Loreto. Trasferitosi a Roma a lavorare per il Papa Gregorio XV Ludovisi, il Guercino realizza il capolavoro di quegli anno romani con un’opera monumentale, la pala raffigurante Santa Petronilla sepolta e accolta in cielo, oggi alla Pinacoteca Capitolina. Con la morte del suo mecenate e il ritorno a Cento, l’artista subisce un profondo cambiamento in senso classico. Gli anni della maturità sono infatti caratterizzati da una maggiore attenzione ai modi classicisti, soprattutto per quanto riguarda la sfera cromatica, che diviene più tenue e delicata. Da questa tendenza emergeranno opere come Cleopatra davanti a Ottaviano Augusto e Saul contro David. Un viaggio magico quello che la mostra di Palazzo Barberini regala al visitatore, fatto di intensi colori e innovative visioni.

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