Comunicato stampa
Martedì 14 maggio 2013 alle ore 15.30 nell'Aula Magna
dell'Università degli Studi della Basilicata di via Nazario Sauro a Potenza,
nell'ambito delle celebrazioni per il trentennale dell'Unibas, ci sarà la
presentazione del film documentario La Basilicata nel Cinema: il sé e l'altro
da sé, girato come tesi di laurea in Storia del Cinema per il Corso di Laurea
in Scienze della Comunicazione dal dott. Gerardo Caputi.
Dal dopoguerra ad oggi in Basilicata sono stati girati
numerosi film di registi molto diversi tra loro per cultura, ideologia e
sensibilità. Spesso nei loro film il paesaggio lucano ha interpretato il ruolo
di terre lontane, a volte arcaiche e misteriose. Ancora più spesso la
Basilicata ha interpretato il ruolo di se stessa, nel fare da sfondo alle
storie della sua gente: vicende dure che tracciano il percorso della crescita
faticosa e contraddittoria di una comunità che, in cent’anni, è passata dalla
pre-storia alla postmodernità. Quello lucano è quindi un territorio che, come
un attore, ha interpretato nel cinema il sé e l’altro da sé, ma che tuttavia
racconta sempre la propria essenza, antica e carica di una sacralità
ancestrale.
La Basilicata nel Cinema: il sé e l'altro da sé mostra
come il genius loci della Basilicata sia stato raccontato dalla “Settima Arte”
attraverso l'analisi di dieci film, di altrettanti importanti registi, che,
presi nel loro insieme, costituiscono un grande ed unitario affresco
dell'essenza più profonda della Lucania. Il film esplora le interpretazioni che
artisti del calibro di Pasolini, Lattuada, Rosi, Rondi, Arrabal o Salvatores,
hanno dato del paesaggio, della luce, della storia e della gente di Basilicata.
Confrontando le loro inquadrature direttamente con la quotidianità delle
location dove i film sono stati girati, l'autore sottolinea come il paesaggio
lucano abbia saputo interpretare la Palestina riarsa de Il Vangelo secondo
Matteo, la Sicilia delle turgide passioni de La Lupa o la Spagna “brutale e
selvaggia” che Arrabal cercava per il suo L'albero di Guernica.
Il documentario, inoltre, ripercorre il racconto che il
Cinema ha fatto dell'evoluzione socio-culturale della Basilicata dal mondo
contadino alla modernità, mantenendo sempre al centro dell'attenzione il ruolo
di co-protagonista svolto dallo splendido paesaggio delle location lucane
scelte dai registi per ambientare le loro storie.
Nonostante il budget molto basso, il film è realizzato con grande cura e da ogni sua inquadratura emerge nitido l'amore dell’autore per la sua terra e il rispetto con cui la guarda. Gerardo Caputi ha personalmente svolto tutte le attività della produzione: soggetto, testi, sceneggiatura, produzione, regia, direzione della fotografia, registrazioni audio, conduzione in video, montaggio, sonorizzazione, effetti speciali, grafica e prototipizzazione. Soltanto per la fase di ripresa in esterni si è avvalso dell’aiuto di un collaboratore alla macchina da presa.
Nonostante il budget molto basso, il film è realizzato con grande cura e da ogni sua inquadratura emerge nitido l'amore dell’autore per la sua terra e il rispetto con cui la guarda. Gerardo Caputi ha personalmente svolto tutte le attività della produzione: soggetto, testi, sceneggiatura, produzione, regia, direzione della fotografia, registrazioni audio, conduzione in video, montaggio, sonorizzazione, effetti speciali, grafica e prototipizzazione. Soltanto per la fase di ripresa in esterni si è avvalso dell’aiuto di un collaboratore alla macchina da presa.
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