Nell’VIII Centenario dell’Approvazione della Regola di San Francesco, la città di Assisi e la Comunità francescana conventuale del Sacro Convento promuovono uno straordinario evento dedicato a Giotto e agli affreschi della Basilica di San Francesco. Saranno messi in evidenza aspetti finora ignoti della sua pittura anche grazie alle più moderne tecnologie, che ci consentono di recuperare con il restauro le opere originali e, dove non è possibile, di restituirle in forma virtuale. L’iniziativa, che si svolgerà fino al 5 settembre 2010 nella Basilica di Assisi e a Palazzo del Monte Frumentario, è curata da Giuseppe Basile, a cui si deve uno straordinario lavoro di restauro e di ricerca, grazie al quale è oggi possibile realizzare questo grande evento.
Il progetto comprende innanzitutto il restauro dei dipinti murali di Giotto nella Cappella di San Nicola nella Basilica Inferiore, che è l’ultimo atto di una delle più importanti attività di restauro e di studio mai svolte in Italia. Dal tragico evento del terremoto del 1997, tutta la Basilica di San Francesco è stata infatti interessata da interventi strutturali e conservativi che hanno permesso di “vedere da vicino” uno dei più avvincenti capitoli della storia dell’arte dell’Occidente, dove hanno lavorato i maggiori pittori del Medioevo, tra cui Cimabue, Jacopo Torriti, Giotto e successivamente Pietro Lorenzetti e Simone Martini. In realtà la presenza di Giotto, documentata nel 1309, lascia ancora aperti alcuni interrogativi, ad esempio sui suoi aiuti o sul tempo in cui è rimasto ad Assisi, che gli esiti del restauro potrebbero contribuire a sciogliere, dato che siamo in presenza di una pittura di qualità altissima e di un committente particolarmente importante.
Il cantiere di restauro è aperto ai visitatori, che potranno salire sui ponteggi, seppure in gruppi contingentati, per ammirare da vicino “i colori di Giotto” e la sapiente attività dei restauratori coordinata da Sergio Fusetti, con l’ausilio di una audioguida in più lingue inclusa nel biglietto. La direzione dei lavori del cantiere di restauro è a cura di Vittoria Garibaldi, Soprintendente per i Beni Storici Artistici e Etnoantropologici dell’Umbria.
Dalla Cappella di San Nicola i visitatori potranno salire nella Basilica Superiore per ammirare le Storie Francescane, lungo tutte le pareti della navata e da qui raggiungere, a pochi passi, il trecentesco Palazzo del Monte Frumentario, da poco restaurato, per approfondire la conoscenza di quelle 28 scene che compongono uno dei cicli pittorici più importanti di tutta la storia dell’arte.
In quegli ambienti sarà infatti allestita una mostra “virtuale”su Giotto com’era, che offrirà ai visitatori la possibilità di conoscere l’aspetto originale delle Storie di San Francesco della Basilica Superiore, ricostruite grazie agli studi di un’équipe dell’Istituto Centrale del Restauro diretta da Giuseppe Basile ed alla maestria di Fabio Fernetti. In un unico spazio che ricorda, seppure in dimensioni ridotte, la Basilica Superiore, gli affreschi saranno presentati nel loro aspetto originario prima delle alterazioni che il tempo e le vicende storiche hanno fatalmente favorito.
L'originale impiego di tecniche fotomeccaniche, digitali e di intervento pittorico manuale, ha reso possibili effetti molto vicini a quelli di una pittura su muro.
Se l’intervento sui dipinti di S. Nicola (pensato come un “cantiere aperto”) è un esempio di “recupero fisico” di un’opera d’arte, gli allestimenti che saranno realizzati al Monte Frumentario costituiscono il primo esempio in assoluto di un “recupero virtuale” di un ciclo pittorico condotto alla luce di ricognizioni specialistiche dell’opera.
Per rendere ancora più interessante la restituzione delle Storie francescane, grazie alle tecnologie digitali di HALTADEFINIZIONE gli affreschi virtuali saranno messi a confronto con il loro aspetto attuale, disponibile in una serie di schermi con touch screen disposti in corrispondenza di ogni gruppo di scene.
L’affresco dedicato alla Conferma della Regola di san Francesco da parte di papa Innocenzo III, scelta come immagine guida dell’evento per la ricorrenza del suo VIII centenario, sarà riproposta in scala reale.
In una specifica sezione dell'allestimento sarà inoltre possibile entrare virtualmente all'interno dell'affresco, la cui scena, tradotta in tre dimensioni, viene drammatizzata: i personaggi si animano e dialogano, con Innocenzo III che accoglie Francesco ed i suoi discepoli e ne approva la Regola: un'applicazione di realtà virtuale che consente una immersione sensoriale. I visitatori potranno infatti interagire all'interno dello spazio virtuale in modo semplice e naturale, con il solo movimento del corpo. Una seconda installazione virtuale viene dedicata all'indagine spaziale e prospettica dell'immagine giottesca, in rapporto con quanto la sua resa tridimensionale mette in luce. Il Progetto è ideato e coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, a cura di Eva Pietroni e Francesco Antinucci.
La mostra sarà infine completata da una sezione dedicata alla tecnica dell’affresco e dalla proiezione di un filmato dedicato ai restauri della Basilica realizzato da Artmediastudio.
Un unico biglietto consentirà l’ingresso nel cantiere di restauro della Cappella di San Nicola e negli spazi espositivi del Monte Frumentario. Con lo stesso biglietto sarà inoltre possibile visitare, lungo la stessa Via San Francesco, il Palazzo Vallemani, sede della Pinacoteca Civica, dove si conservano alcuni straordinari affreschi staccati di Giotto e degli artisti assisiati che hanno lavorato nel cantiere della Basilica.
Per l’occasione, sempre a Palazzo Vallemani, sarà allestito un nuovo percorso didattico dedicato al cantiere medioevale e alla tecnica dell’affresco.
I Colori di Giotto è un iniziativa promossa dal Comune di Assisi con la collaborazione del Sacro Convento, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali attraverso la Direzione Regionale, le Soprintendenze dell’Umbria competenti e l’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, la Regione Umbria e il Consiglio Nazionale delle Ricerche, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e il coordinamento organizzativo di Civita. Il Catalogo è edito da Silvana Editoriale.
La mostra “virtuale” al Monte Frumentario, il restauro in Basilica e il percorso didattico nella Pinacoteca civica si collocano all’interno del Programma triennale di eventi e mostre, promosso dal Comune di Assisi, per celebrare la nascita dell’arte pittorica intorno al cantiere della Basilica di san Francesco e alla figura di Giotto, nell’VIII centenario della fondazione dell’Ordine francescano. Un programma che si pone in una grande prospettiva che ha come traguardo la candidatura di Assisi come Capitale Europea della Cultura nel 2019.
Il progetto si avvale di un prestigioso Comitato scientifico, presieduto da Antonio Paolucci e composto da Giuseppe Basile, Roberto de Mattei, Anna Di Bene, Sergio Fusetti, Vittoria Garibaldi, Elvio Lunghi, Enrica Neri Lusanna, Padre Luigi Marioli, Serena Romano, Enrico Sciamanna, Francesco Scoppola, Alessandro Tomei e Alessandro Delpriori (segretario).
Nell’ambito delle stesse manifestazioni il Comitato scientifico e gli enti promotori stanno lavorando ad un nuovo appuntamento, nel 2011, rappresentato da una grande mostra dal titolo GIOTTO E ASSISI. Il cantiere della Basilica e l’arte in Umbria tra Duecento e Trecento, che sarà allestita di nuovo in Basilica e a Palazzo del Monte Frumentario. Grazie ad un ponteggio appositamente allestito sarà resa possibile la visita ravvicinata delle Storie Francescane di Giotto in corrispondenza della prima campata della Basilica Superiore (A tu per tu con Giotto).
Contestualmente sarà realizzato un percorso espositivo di grande suggestione composto da circa 80 prestiti italiani e internazionali e centrato sulla presenza del pittore fiorentino ad Assisi, dai possibili esordi duecenteschi delle storie dell’Antico Testamento e di San Francesco, fino alla grande decorazione della Basilica Inferiore. Intorno a Giotto la mostra documenterà la straordinaria stagione artistica che vive l’Umbria a cavallo tra il XIII ed il XIV secolo.
Sarà infine realizzata per l’occasione una segnaletica permanente nel territorio comunale di Assisi che consenta di percorrere un itinerario completo delle opere di Giotto e di quelle che si possono collegare più ampiamente alla sua presenza nel cantiere della Basilica tra Duecento e Trecento.
Titolo: I colori di Giotto. La Basilica di Assisi tra restauro e restituzione virtuale
Sede: Basilica di San Francesco e Palazzo del Monte Frumentario, Assisi
Date: 11 Aprile - 5 Settembre 2010
Orari:
Palazzo del Monte Frumentario:
tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.30. Ultimo ingresso alle ore 19.00.
Cappella di San Nicola:
dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 18.30,
sabato dalle 9.30 alle 16.30, domenica dalle 13.30 alle 16.30
lunedì 3 maggio 2010
I colori di Giotto. La Basilica di Assisi tra restauro e restituzione virtuale
Comunicato stampa
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