Dal 21 luglio 2014 al 12 aprile 2015 il Museo nazionale d’arte
medievale e moderna di Palazzo Lanfranchi a Matera ospita la mostra
Pasolini a Matera. Il Vangelo secondo Matteo cinquant’anni dopo.
Nuove tecniche di immagine: arte, cinema, fotografia, curata da
Marta Ragozzino, Soprintendente BSAE per la Basilicata e Giuseppe
Appella, Direttore del MUSMA, con Ermanno Taviani, Professore di
Storia Contemporanea all’Università di Catania e con la
collaborazione di Paride Leporace, Direttore della Lucana Film
Commission.
La mostra, promossa dal Comune di Matera, dalla Soprintendenza
BSAE della Basilicata insieme alla Lucana Film Commission per
celebrare i cinquant’anni del capolavoro girato da Pasolini nel
1964, prende forma – grazie al sostegno della Regione Basilicata –
sotto l’egida del Comitato Matera Capitale Europea della Cultura
nel 2019, nell’ambito del programma culturale per il 2014 ed in
stretta condivisione con il direttore artistico Joseph Grima.
Patrocinata dal Ministero per i beni e le attività culturali e del
turismo e dalla Conferenza Episcopale Italiana, la mostra ha il
supporto dell’Arcidiocesi di Matera–Irsina ed è realizzata con
il contributo operativo della Cineteca Lucana, del Centro
Sperimentale di Cinematografia di Roma, della Cineteca Nazionale di
Bologna, del Gabinetto scientifico letterario G. P. Vieusseux di
Firenze, la Pro Civitate Christiana di Assisi ed il Centro Studi Pier
Paolo Pasolini di Casarsa.
Obiettivo della mostra è mettere a fuoco, in maniera
particolarmente approfondita e grazie a una narrazione originale, la
genesi del capolavoro pasoliniano e il rapporto del regista con la
città di Matera, che nell’estate del 1964, sotto un sole
‘ferocemente antico’ divenne Gerusalemme. L’occasione è
preziosa per rileggere, attraverso la scelta di Pasolini e la vicenda
del set principale nella città dei Sassi, un momento importante
nella storia di Matera, negli anni della ‘vergogna nazionale’,
dello svuotamento e abbandono degli antichi rioni, la cui popolazione
venne trasferita nei nuovi quartieri della città ‘laboratorio’.
In questi anni Matera, teatro di profonde contraddizioni, divenne
meta privilegiata di artisti, fotografi, registi, documentaristi,
antropologi, intellettuali, sociologi, architetti ed urbanisti, che
con le loro testimonianze, spesso straordinarie, hanno contribuito a
dar forma ad un’immagine della città e dell’intero Mezzogiorno.
La mostra, divisa in due parti, racconta la storia e i luoghi del
Vangelo in relazione al clima culturale e artistico lucano e italiano
di quegli anni. La prima parte vede la ricostruzione del doppio
contesto del film – quello dell’ideazione ed elaborazione creativa
tra Roma ed Assisi e la Palestina tra il 1962 e il 1964 e quello
della realizzazione delle riprese, del montaggio e della produzione
del film. La seconda, intitolata Tra Gruppo Uno e Gruppo 63. Nuove
tecniche di immagine. Sculture di Gastone Novelli, Achille Perilli,
Toti Scialoja. Nicola Carrino, Nato Frascà, Pasquale Santoro,
Giuseppe Uncini ed esposta tra il Museo di Palazzo Lanfranchi e
il MUSMA (Museo di arte contemporanea di Matera), presenta importanti
opere d’arte realizzate dai principali protagonisti del dibattito
artistico dei primi anni Sessanta per aiutare a comprendere i nuovi
orizzonti della scultura italiana negli anni in cui si guarda alle
nuove tecniche d’immagine teorizzate da Giulio Carlo Argan e a
Venezia la Pop-Art trova la sua consacrazione ufficiale.
L’allestimento si distingue per una forte connotazione
multimediale e interattiva basata sul modello delle stazioni creative
(ogni sezione sarà aperta non da un pannello introduttivo ma da un
narratore, tra cui Goffredo Fofi, direttore della rivista Lo
Straniero, Mino Argentieri, critico cinematografico e Serafino
Murri, critico cinematografico e regista) e una narrazione
estremamente visiva, resa possibile grazie al montaggio creativo di
documenti originali, dipinti, disegni, fotografie, spezzoni
cinematografici, interviste, materiale bibliografico ed oggetti
esposti (tra i quali la macchina da presa del regista e i costumi del
film), per favorire una lettura a più livelli di approfondimento,
comprensibile da tutti i diversi pubblici a cui il progetto intende
rivolgersi, in un’ottica fortemente inclusiva.
Aprono la mostra, nella Chiesa del Carmine all’interno di
Palazzo Lanfranchi, nel cui spazio si potrà accedere liberamente, le
immagini di Intellettuale di Fabio Mauri, maestro
dell’avanguardia italiana del secondo dopoguerra e amico di
Pasolini fin dalla giovinezza bolognese. La performance, presentata
nel 1975 in occasione dell’inaugurazione della Nuova Galleria
d’Arte Moderna di Bologna, vede lo stesso Pasolini trasformato
dall’artista in uno “schermo umano” su cui è proiettare Il
Vangelo secondo Matteo.
Titolo: Pasolini a Matera. Il Vangelo secondo Matteo cinquant’anni dopo. Nuove tecniche di immagine: arte, cinema, fotografia
Sedi: Museo di Palazzo Lanfranchi, Piazza G. Pascoli 1, Matera
Musma. Museo della Scultura Contemporanea di Matera, Via San Giacomo, Matera
Date: 21 luglio 2014 - 12 aprile 2015
Inaugurazione: Palazzo Lanfranchi, domenica 20 luglio 2014 ore 19.00
Orari: Museo di Palazzo Lanfranchi 9.00-20.00
Musma 10.00-14.00 e fino a settembre 16.00-20.00
Curatori: Marta Ragozzino, Giuseppe Appella, Ermanno Taviani, Paride Leporace
Allestimento: STALKagency - Studio multidisciplinare di architettura
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