lunedì 16 marzo 2009

Volti Rivolti


Inaugurata oggi a Potenza la personale dell’artista lucano Vincenzo Claps. La mostra Volti Rivolti è organizzata dalle Regione Basilicata, dalla Provincia di Potenza e dall'Associazione Politeia di Avigliano. Il famoso artista, che insegna al Liceo scientifico “Galileo Galilei” del capoluogo, presenterà la sua ultima produzione.
“In tempi di ‘modernità liquida’ – afferma Deana Summa, nella critica del catalogo – per usare un celebre conio di Bauman, caratterizzati da incoerenza, interruzione, rapidità, degustazione edonistica (e non eudaimonistica) di friabili piaceri, è ancora possibile sperare in un antidoto all’immiserimento inquietante delle menti? Da irriducibile ottimista e da strenua cultrice dell’humanitas in tutte le sue declinazioni, dico di si. Una delle più potenti ed efficaci facce dell’humanitas – prosegue Summa – è certamente l’arte; da sempre inattaccabile roccaforte di spiritualità, da sempre viatico per attingere all’infinito. Solo essa può consentire una risemantizzazione delle nostre anime assediate da ogni dove dalle sabbie mobili di una vacuità ormai allo zenith. Uno dei topos più ricorrenti che riguardano gli artisti ed il loro maladjustment con la realtà, topos disatteso da Vincenzo Claps, artista di grande cordialità e socievolezza, per nulla umbratile. Il suo rapporto con la realtà – aggiunge – è, a mio avviso, ambivalente. Da un lato la sua meravigliosa galleria muliebre interpreta inequivocabilmente la modernità, attraverso la frammentazione delle figure, lo sfasamento dei loro volti e l’ibridazione di pittura, collage, scultura e rendering, anche se ad uno stadio, per così dire, diagrammatico. Dall’altro, egli si pone, costruttivamente, nei confronti del suo tempo. Claps, infatti, disegna, colleziona, compone, incolla, segno questo di una laboriosità che si erge come una sorta di tentativo di ricomporre quella coerenza etica duramente provata dagli attuali disvalori. E – continua Summa – non solo di coerenza etica si può parlare, ma anche di una stilistica. Opera dopo opera si nota fedeltà, tecnica, lepos, purezza e una mercuriale policromia, ma soprattutto una gestione consapevole del pensiero estetico dell’artista. La continuità delle opere non sconfina mai nella monotonia. Noa, la bellissima Afra, Deana… rappresentano tutte un nuovo inizio, una nuova cosmogonia, un frammento dell’universo poetico e artistico di Claps. C’è chi – conclude – ha detto che quando si applicano le parole all’arte, la si mortifica, per cui, al tentativo di anatomizzare le sue opere, aggiungo solo che esse sono autentici gioielli d’arte, e insieme ad un originale linguaggio visivo, le colloca a pieno titolo, nella contemporaneità”.
La mostra si concluderà il 16 aprile.

1 commento :

Unknown ha detto...

ettore345
il commento è molto ben scritto,sebbene non manchino ,errori di trascrizione,e coglie lo spirito del claps e delle sue figure

manila de cillis