L’Università di Roma venne istituita da Bonifacio VIII nel 1303 la cui sede probabilmente fu in Trastevere. Nel corso del tempo numerosi furono i pontefici che si occuparono di dotare l’Università di una sede appropriata, fino al complesso di Sant’Ivo, che ha ospitato l’Università romana fino al 1936. Oggi il complesso è sede dell’Archivio di stato e di alcuni uffici del Senato della Repubblica. La chiesa, inserita nello scenografico cortile, è uno dei capolavori del Borromini. L’incarico dell’edificio universitario viene dato al ticinese da Urbano VIII su consiglio del Bernini nel 1632. Negli anni a seguire l’architetto progetta la chiesa, cioè la cappella dell’università, che verrà dedicata a sant’Ivo, protettore degli avvocati concistoriali e generoso soccorritore dei poveri. La facciata coincide con l’esedra di Della Porta; su questa Borromini aggiunge l’attico con i monti, emblemi di Alessandro VII, il pontefice che consacrerà la chiesa. La facciata è caratterizzata dalla celebre lanterna culminante a spirale, che sembra volersi avvitare nel cielo. Sia l’esterno che l’interno sono completamente bianchi. La pianta centrale, con disegno a stella esagonale, è data dalla compenetrazione di due triangoli equilateri; le pareti sono decorate con elementi architettonici alternati a nicchie destinate in origine ad accogliere statue. La cupola, divisa in spicchi, è decorata da file di stelle, cherubini, monti chigiani e ghirlande d’alloro, culminanti con la colomba dello Spirito Santo. L’insieme della decorazione, interna ed esterna, esalta il tema della sapienza divina.
domenica 29 novembre 2009
Sant’Ivo alla Sapienza in Roma
di Angela Delle Donne
L’Università di Roma venne istituita da Bonifacio VIII nel 1303 la cui sede probabilmente fu in Trastevere. Nel corso del tempo numerosi furono i pontefici che si occuparono di dotare l’Università di una sede appropriata, fino al complesso di Sant’Ivo, che ha ospitato l’Università romana fino al 1936. Oggi il complesso è sede dell’Archivio di stato e di alcuni uffici del Senato della Repubblica. La chiesa, inserita nello scenografico cortile, è uno dei capolavori del Borromini. L’incarico dell’edificio universitario viene dato al ticinese da Urbano VIII su consiglio del Bernini nel 1632. Negli anni a seguire l’architetto progetta la chiesa, cioè la cappella dell’università, che verrà dedicata a sant’Ivo, protettore degli avvocati concistoriali e generoso soccorritore dei poveri. La facciata coincide con l’esedra di Della Porta; su questa Borromini aggiunge l’attico con i monti, emblemi di Alessandro VII, il pontefice che consacrerà la chiesa. La facciata è caratterizzata dalla celebre lanterna culminante a spirale, che sembra volersi avvitare nel cielo. Sia l’esterno che l’interno sono completamente bianchi. La pianta centrale, con disegno a stella esagonale, è data dalla compenetrazione di due triangoli equilateri; le pareti sono decorate con elementi architettonici alternati a nicchie destinate in origine ad accogliere statue. La cupola, divisa in spicchi, è decorata da file di stelle, cherubini, monti chigiani e ghirlande d’alloro, culminanti con la colomba dello Spirito Santo. L’insieme della decorazione, interna ed esterna, esalta il tema della sapienza divina.
L’Università di Roma venne istituita da Bonifacio VIII nel 1303 la cui sede probabilmente fu in Trastevere. Nel corso del tempo numerosi furono i pontefici che si occuparono di dotare l’Università di una sede appropriata, fino al complesso di Sant’Ivo, che ha ospitato l’Università romana fino al 1936. Oggi il complesso è sede dell’Archivio di stato e di alcuni uffici del Senato della Repubblica. La chiesa, inserita nello scenografico cortile, è uno dei capolavori del Borromini. L’incarico dell’edificio universitario viene dato al ticinese da Urbano VIII su consiglio del Bernini nel 1632. Negli anni a seguire l’architetto progetta la chiesa, cioè la cappella dell’università, che verrà dedicata a sant’Ivo, protettore degli avvocati concistoriali e generoso soccorritore dei poveri. La facciata coincide con l’esedra di Della Porta; su questa Borromini aggiunge l’attico con i monti, emblemi di Alessandro VII, il pontefice che consacrerà la chiesa. La facciata è caratterizzata dalla celebre lanterna culminante a spirale, che sembra volersi avvitare nel cielo. Sia l’esterno che l’interno sono completamente bianchi. La pianta centrale, con disegno a stella esagonale, è data dalla compenetrazione di due triangoli equilateri; le pareti sono decorate con elementi architettonici alternati a nicchie destinate in origine ad accogliere statue. La cupola, divisa in spicchi, è decorata da file di stelle, cherubini, monti chigiani e ghirlande d’alloro, culminanti con la colomba dello Spirito Santo. L’insieme della decorazione, interna ed esterna, esalta il tema della sapienza divina.
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