Si conclude oggi, 26 ottobre, La Prima Biennale d’Arte Internazionale “Città di Lecce”, che ha visto la nutrita partecipazione di pittori, scultori e grafici, provenienti da tutto il mondo. Tra i dieci premiati lo scultore lucano Donato Linzalata, insignito del premio della critica,(inserimento con 3 pagine a colori nel Catalogo d’Arte “Avanguardie Artistiche 2011”), per la sua opera “ Divinità preistorica 1976”, in legno del Paradiso patinato, un totem, dove le figure abbarbicate all’albero, sembrano librarsi nel cielo. Lo scultore Donato Linzalata, è stato definito “artista del mito” tale definizione scaturisce dalla suggestione delle sue sculture, sia esse in legno, materiale predominante, sia in ferro, sia in marmo o in cotto atte a stupire, a meravigliare. Egli attinge dalle sue radici etno-antropologiche, che hanno origine nell’aspra terra lucana ed hanno per icona la verticalità dell’albero e come materiale il legno, essenziale nell’arcaico, diffuso nell’antico e marginale nel moderno, trattato nella scultura totemica con uno stile sintetico e ancestrale. Nella sua opera è come se avesse voluto “pietrificare la società arcaica, raccontare la società pastorale e guerriera che sta a monte della normalizzazione magno greca”. L’organizzazione della manifestazione è stata curata dall’Associazione Culturale LiberArt, con la Collaborazione della Galleria Stomeo Art di Martano (Lecce), e l’Associazione Artistica Il Tempio di Palermo ed il conservatorio Tito Schipa di Lecce. La giuria selezionatrice sotto la presidenza del critico Paolo Levi era costituita da Anna Francesco Biondolillo, Critico d’Arte – Presidente dell’Ass. “Il Tempio” di Palermo, da Pompea Vergaro, Giornalista e Critico d’Arte, da Maria Stomeo ,Gallerista, da Donato Chiaritati, Presidente Associazione Culturale “LiberArt”, da Vincenzo Abati, Critico d’Arte. Lo scopo della Prima Biennale di Lecce è stato quello di costruire un terreno di scambio di esperienze tra gli artisti e far sì che la città di Lecce assumesse un ruolo di rilievo nelle proposte artistiche di questi ultimi anni.
Franca Amendola
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