di Francesco Mastrorizzi
A Casale Monferrato si trova una delle più interessanti cattedrali in stile romanico-lombardo del Piemonte. L’edificio, dedicato a Sant'Evasio, patrono della città, fu costruito sulla preesistente chiesa di San Lorenzo e venne consacrato il 4 gennaio del 1107 da papa Pasquale II. Assunse la funzione di sede vescovile a partire dal 1474. La bella facciata a capanna, in arenaria e mattoni, si presenta asimmetrica, con una divisione in cinque parti che anticipa quella interna in navate, ed è affiancata da due campanili cuspidati di altezza diversa. Il portone principale d’ingresso è sormontato da una lunetta ottocentesca raffigurante Gesù in trono tra Sant’Evasio e San Lorenzo.
La chiesa è preceduta da un atrio (nartece) caratterizzato da un’imponente struttura architettonica, con quattro grandi archi che sorreggono la volta, incrociandosi a coppie parallele e formando nove compartimenti. Tale tipo di ingresso è unico in Italia ed è forse la parte più notevole della costruzione. Originariamente presentava accessi frontali e laterali sempre aperti al passaggio pubblico. Di particolare interesse sono gli elementi decorativi, ritornati alla luce dopo il lavoro di recupero concluso nel 2001, che li ha scoperti dall’intonaco. Secondo alcune teorie la costruzione del nartece sarebbe riconducibile all'impiego di manodopera saracena, giunta in Monferrato come prigioniera di guerra al seguito dei marchesi aleramici, oppure ai cavalieri templari, che avevano sede in Santa Maria del Tempio, località vicina a Casale Monferrato.
L’interno della chiesa è stato completamente ricoperto dal restauro avvenuto tra il 1857 e il 1861 ad opera dell’architetto Edoardo Arboreo Mella, che progettò anche il rifacimento della facciata. L’altare maggiore in marmi policromi risale alla prima metà del XVIII secolo. Il Crocifisso appeso all’arco del presbiterio proviene dalla Cattedrale di Alessandria, da dove venne sottratto nel 1404 assieme alle reliquie di Sant’Evasio, che a loro volta erano state trafugate dagli alessandrini durante l’assalto di Casale nel 1215. Il Cristo, in legno rivestito con lamine d’argento e rame, è collocato su una croce lignea decorata con pietre dure. L’opera viene fatta risalire al XII secolo e se ne presume la produzione lombarda o tedesca. Nel transetto destro si apre la Cappella di Sant'Evasio, di forma ellittica, progettata da Benedetto Alfieri e Luigi Barberis nella seconda metà del Settecento.
In occasione dei restauri effettuati dal Mella, in prossimità del presbiterio vennero ritrovati alcuni frammenti della pavimentazione a mosaici dell'XI secolo. Dieci dei 15 lacerti musivi rinvenuti furono rimontati e murati sulle pareti del corridoio che passa dietro l’abside della chiesa e che dà accesso alla sacrestia. Vi sono raffigurati episodi tratti dalle Sacre Scritture, scene di vita quotidiana e personaggi fantastici.
A Casale Monferrato si trova una delle più interessanti cattedrali in stile romanico-lombardo del Piemonte. L’edificio, dedicato a Sant'Evasio, patrono della città, fu costruito sulla preesistente chiesa di San Lorenzo e venne consacrato il 4 gennaio del 1107 da papa Pasquale II. Assunse la funzione di sede vescovile a partire dal 1474. La bella facciata a capanna, in arenaria e mattoni, si presenta asimmetrica, con una divisione in cinque parti che anticipa quella interna in navate, ed è affiancata da due campanili cuspidati di altezza diversa. Il portone principale d’ingresso è sormontato da una lunetta ottocentesca raffigurante Gesù in trono tra Sant’Evasio e San Lorenzo.
La chiesa è preceduta da un atrio (nartece) caratterizzato da un’imponente struttura architettonica, con quattro grandi archi che sorreggono la volta, incrociandosi a coppie parallele e formando nove compartimenti. Tale tipo di ingresso è unico in Italia ed è forse la parte più notevole della costruzione. Originariamente presentava accessi frontali e laterali sempre aperti al passaggio pubblico. Di particolare interesse sono gli elementi decorativi, ritornati alla luce dopo il lavoro di recupero concluso nel 2001, che li ha scoperti dall’intonaco. Secondo alcune teorie la costruzione del nartece sarebbe riconducibile all'impiego di manodopera saracena, giunta in Monferrato come prigioniera di guerra al seguito dei marchesi aleramici, oppure ai cavalieri templari, che avevano sede in Santa Maria del Tempio, località vicina a Casale Monferrato.
L’interno della chiesa è stato completamente ricoperto dal restauro avvenuto tra il 1857 e il 1861 ad opera dell’architetto Edoardo Arboreo Mella, che progettò anche il rifacimento della facciata. L’altare maggiore in marmi policromi risale alla prima metà del XVIII secolo. Il Crocifisso appeso all’arco del presbiterio proviene dalla Cattedrale di Alessandria, da dove venne sottratto nel 1404 assieme alle reliquie di Sant’Evasio, che a loro volta erano state trafugate dagli alessandrini durante l’assalto di Casale nel 1215. Il Cristo, in legno rivestito con lamine d’argento e rame, è collocato su una croce lignea decorata con pietre dure. L’opera viene fatta risalire al XII secolo e se ne presume la produzione lombarda o tedesca. Nel transetto destro si apre la Cappella di Sant'Evasio, di forma ellittica, progettata da Benedetto Alfieri e Luigi Barberis nella seconda metà del Settecento.
In occasione dei restauri effettuati dal Mella, in prossimità del presbiterio vennero ritrovati alcuni frammenti della pavimentazione a mosaici dell'XI secolo. Dieci dei 15 lacerti musivi rinvenuti furono rimontati e murati sulle pareti del corridoio che passa dietro l’abside della chiesa e che dà accesso alla sacrestia. Vi sono raffigurati episodi tratti dalle Sacre Scritture, scene di vita quotidiana e personaggi fantastici.
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