giovedì 7 luglio 2016

Storia dell’Impressionismo. I grandi protagonisti da Monet a Renoir,da Van Gogh a Gauguin

di Mirella Isidori

29 Ottobre 2016-17 Aprile2017 
Museo di Santa Caterina-Treviso



La scelta del periodo artistico presentato nella mostra al Museo di Santa Caterina di Treviso, è uno dei più affascinanti della Storia dell’Arte,dalla solarità del periodo impressionista, alla ricerca interiore, al disagio esistenziali di due grandi pilastri come Van Gogh e Gauguin che apriranno le porte al movimento Espressionista. Se il talento artistico dei pittori impressionisti provoca una forte rottura con l’arte accademica dell’Ottocento abolendo temi consueti e ripetitivi come quelli legati alla pittura di storia o mitologica in un tripudio di luce e di colori,l’arte di pittori maledetti come Van Gogh e Gauguin ci porta alle esperienze del tutto personali che fanno della vita di questi artisti lo specchio di un profondo disagio manifestato in pittura da colori potenti, dall’uso di linnee di contorno forti che manifestano il genio e la ricerca continua di esprimere la propria interiorità.
Se le vite di un Monet, difficile all’inizio quando al pittore e non solo a lui non è riconosciuto il valore della propria arte, più tranquilla poi se non altro da un punto di vista economico e di Renoir pittore delizioso, il quale propone nei suoi dipinti tutta la sua gioia di vivere, quelle di Van Gogh e Gauguin sono dilaniate e alla ricerca di una vaga serenità che Gauguin troverà nei mari della Polinesia ma a Van Gogh sarà sempre preclusa a causa di un forte disagio psichico. Ecco allora che se opere come” Impressione levar del sole” di Monet hanno un fascino del tutto particolare perché l’artista riesce a farci annusare anche l’ aria del porto di Le Havre e il dipinto di Renoir “Il ballo al Muolin de la Galette”esprime tutta la gioia di una gioventù che vive una stagione storica fortunata, la “Notte stellata” di Van Gogh si sofferma ad indagare il firmamento in una magia che meraviglia lo spettatore mentre Gauguin nel suo “Autoritratto” ci interroga con una occhiata profonda sul senso della vita per lui ritrovato nelle spiagge di una terra lontana dalla Parigi dell’epoca che sa ancora di natura incontaminata e di sentimenti allo stato d’origine.


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