giovedì 14 maggio 2009

Museo Ebraico di Roma

di Angela Delle Donne

Le origini del Museo Ebraico di Roma risalgono al 1959, anno nel quale fu aperto per ospitare le raccolte della comunità ebraica romana e per ospitare gli arredi liturgici delle Cinque Scole. Il museo è allocato all’interno del complesso monumentale della grande Sinagoga: il Tempio maggiore. Sono conservati argenti romani del Seicento e del Settecento; tessuti preziosi provenienti da ogni parte d’Europa, pergamene miniate, marmi scampati alla distruzione delle Cinque Scole del ghetto. Sono stati fatti lavori di rinnovo che hanno portato ad una nuova riapertura alla fine del 2005. Il nuovo allestimento ha creato sei sale espositive corollate da un percorso didattico che mette in risalto gli oggetti d’arte e i preziosi documenti. I documenti raccontano la storia millenaria degli ebrei a Roma, le relazioni fra gli ebrei e la città capitolina, le feste dell’anno e quelle della vita, testimonianza di una delle comunità ebraiche più antiche del mondo. Attualmente la collezione è formata da una raccolta che risale soprattutto ai secoli del ghetto (1555-1878), da circa 400 argenti, 900 tessuti, 100 marmi, da cachi, documenti e pergamene. Parte integrante del percorso didattico del museo è la visione di un video di 35 minuti dal titolo “Una stella sul Tevere, gli ebrei di Roma dall’emancipazione ad oggi” ed il Giardino con la Galleria dei Marmi Antichi. La Galleria de marmi antichi raccoglie marmi risalenti ai secoli XVI-XIX, anche in questo caso siamo davanti a tasselli che ci ricompongono la storia di questo luogo e della cultura ad esso legata. Il percorso di visita include anche le due sinagoghe che sono il Tempio Maggiore ed il Tempio Spagnolo.

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