giovedì 5 marzo 2015

Henri Goetz e l’invenzione di una nuova tecnica calcografica: il carborundum

[Comunicato stampa] Sabato 7 marzo 2015, alle ore 18.00, in Castronuovo Sant’Andrea (PZ), nelle sale del MIG. Museo Internazionale della Grafica - Biblioteca Comunale “Alessandro Appella” - Atelier “Guido Strazza”, si inaugura la mostra dedicata a Henri Goetz (New York 1909 - Nizza 1989) che continua il lavoro di informazione iniziato il 20 agosto 2011 con la storia della grafica europea e proseguito con le personali di Mirò, Degas, Renoir, Bonnard, Matisse, Dufy, Picasso, Calder, Ben Shann, Secessione di Berlino, Pechstein, Zadkine, Bernard, accompagnati, rispettivamente, dalla mostra di Renoir in poi, dalla presenza in controcanto di un artista italiano: Gentilini, Strazza, Accardi, Ciarrocchi, Consagra, Melotti, Maccari, Bucci, Perilli, Raphael e Del Pezzo.
Poiché il MIG convive con la Biblioteca, ogni incontro è all’insegna di “un libro, una mostra”. Questa volta tocca al volume Exploration, in cui confluiscono un testo di Francis Picabia e 10 litografie originali di Henri Goetz. L’opera, curata da Evrard De Rouvre, è stata stampata a Parigi nel 1947 da Julien Frazier per il testo e da Mourlot per le litografie, per conto delle Editions Pro Francia. Intorno ad Exploration ruota una mostra completa dell’opera di Goetz, selezionata da Giuseppe Appella, ricca di 80 opere datate 1947-1980, che coprono l’intera attività dell’artista, passata attraverso tutte le tecniche conosciute (xilografia, litografia, incisione all’acquaforte e a puntasecca, maniera nera, vernice molle, serigrafia, ecc.) per arrivare, poi, all’invenzione di una tecnica personale, il carborundum, in cui confluiscono disegno, pittura e ogni altro procedimento di stampa fino a quel momento conosciuto. Scrive Francis Picabia: «Goetz: un emozionante scopritore, un uomo monastico alla continua ricerca, come un benedettino in una biblioteca».
La “tecnica Goetz”, utilizzata fin dai primi anni Sessanta, viene ottenuta con una vernice-collante mescolata precedentemente con polvere di carborundum (carburo di silice) e da qualche tempo con polvere di pomice, della grana desiderata, e quindi stesa col pennello o la spatola su una lastra di metallo o di plexiglas e lavorata secondo i propri codici espressivi, con la possibilità di acquisire variazioni materico-cromatiche delicatissime e brillanti al tempo stesso. L’indurimento della pasta permette l’inchiostratura e la stampa al torchio. A tiratura terminata, la matrice può essere riutilizzata togliendo l’impasto con il diluente. Per queste qualità, nel 1968 espresse da Goetz a livello pratico e teorico nel volume La gravure au carborundum, uscito a Parigi per le Edizioni Maeght, con una prefazione di Joan Mirò che intanto aveva utilizzato in molte sue opere il “procedimento Goetz”, molti artisti (Clavé, Hartung, Soulages, Tapies, Coignard, Masson, Papart), nel corso degli anni, sfruttarono graficamente la possibilità di divulgare il proprio lavoro accrescendolo di una vera e propria componente plastica.
Goetz inizia la sua attività di incisore a partire dal 1940. La produzione totale di opere grafiche è stimata a circa 650 stampe, custodite presso il Dipartimento di Stampe e fotografie dalla Biblioteca Nazionale di Parigi. Nella storia della grafica contemporanea, Goetz occupa un posto di rilievo, non inferiore a quello di Hayter e di Friedlaender e con una componente in più rispetto ai due maestri della scuola di Parigi. Partito da posizioni realistiche e quindi espressioniste, Goetz ha partecipato a molteplici avventure, da quella surrealista a quella astratta; è stato amico-consigliere-confidente di Hartung, de Staël e Picabia, ha fondato gruppi ed accademie (insegnando a molti giovani non i dogmi tradizionali, le leggi e le formule accreditate, le esercitazioni intellettuali o puramente ornamentali ma l’amore per la libertà interiore, il gusto della scoperta, la conquista di una realtà nuova), ha perseguito sempre una propria linea autonoma di sviluppo, spirito continuamente in movimento, teso ad afferrare le risonanze interiori dell’oggetto. In questa ricerca rigorosa la grafica ha avuto un peso determinante. I problemi dello spazio e delle loro sintesi di materia e di ritmo, i problemi della luce, vengono affrontati con una purezza che scartando qualsiasi supporto sentimentale (le sue opere non hanno titoli) libera nell’universo un mondo di immagini colme di poesia.

Titolo: Henri Goetz e l’invenzione di una nuova tecnica calcografica: il carborundum
Sede: MIG Museo Internazionale della Grafica - Biblioteca Comunale “Alessandro Appella”, Palazzo dell’Antico Municipio, Piazza Guglielmo Marconi 3, Castronuovo Sant’Andrea (PZ)
Durata: 7 marzo - 8 maggio 2015
Inaugurazione: sabato 7 marzo 2015, ore 18.00
Orari: tutti i giorni, escluso il lunedì, ore 17.00-20.00 (la mattina per appuntamento)

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