
Tutt’oggi, nel medesimo sito museale, la tecnologia sposa la cultura: nella riapertura dello spazio, promosso dalla Soprintendenza BBAP di Salerno e Avellino, curata da Mariella Pasca (storico dell’arte – SBBAP) e tecnicamente presentata dalla regia di Maria Rosaria Mari, rivive in un excursus interattivo coinvolgente il tema della gloriosa storia del Rinascimento scientifico di Salerno al centro della complessa cultura occidentale. Qui lo studio delle autorevoli fonti della medicina classica ed araba, la lettura dei manoscritti, l’attività sanitaria nel suo percorso iniziatico nell’età basso-medievale, la dignità dell’uomo rinascimentale, la fiducia nelle fonti primarie della conoscenza, formano un universo differenziato di cultura che si propone in un unico corpus informatico: tematiche di studio medico-sanitarie diversificate presentate all’unisono sotto lo spettacolare set virtuale della ricca esposizione, centralizzata dalle variegati componenti scenografiche che congiungono in una spettacolarizzazione formativa due mondi lontani.

Il coinvolgente percorso di visita si presenta come uno “scrigno narrante”; nello spazio chiesastico settecentesco si abolisce il tradizionale monologo del visitatore verso un oggetto, in favore di un innovato feed-back comunicativo tra visitatore e informazione telematica. Una nuova realtà espositiva, insomma, che non ha lo scopo di rendere al pubblico prettamente effetti speciali, ma vuole allontanarsi dai tradizionalismi museali fisici, verso una comprensione immersiva che solo la virtualità riesce a fornire: lo stimolo informatico è la linea-guida dell’apprendimento conoscitivo nel Museo Virtuale della Scuola Medica di Salerno. Esso, per rispondere alle complete esigenze del visitatore, è da etichettare “museo senza barriere” dal Progetto Cassio lanciato dal Mibac, in tal modo risulta essere accessibile anche in caso di fruibilità diversamente abile.
Il Museo che si riorganizza nell’antica Chiesa di San Gregorio in via Mercanti, è ubicato nell’area medievale del Centro Storico salernitano, oggi struscio di arte e commercio, e testimone degli stessi avvicendamenti della cultura medica occidentale. Salerno, capitale longobarda, fu da sempre protagonista di quel sincretismo culturale che caratterizzò il Mezzogiorno d’Italia nel lontano Medioevo, mentre raggiunse nell’applicazione scientifica un panorama di “sapere” che tutt’oggi costituisce il maggiore punto di riferimento della Ricerca universitaria. La città, con questa nuova apertura, vuole costantemente proporre scienza, arte e storia in una esaustiva offerta culturale che contribuisce ad accrescere il continuo sviluppo del salernitano.
Per approfondimenti: www.scuolamedicasalernitana.it
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