venerdì 9 aprile 2010

Geometria linguaggio dell'eterno

Comunicato stampa

Grandi navi stilizzate scolpite nel granito, anelli incrociati in marmo bianco che simboleggiano l'infinito. Sono queste le sculture dell'artista Silvio Santini che saranno esposte nella sala Peregrinatio in piazza Ospitalieri ad Altopascio (Lucca), da domani sabato 10 al 29 aprile. La mostra, che sarà inaugurata alle ore 18 alla presenza dell’artista, del curatore prof. Paolo Nerbi, del sindaco Maurizio Marchetti, dell’assessore alla Cultura Nicola Fantozzi, si intitola "Geometria linguaggio dell'eterno", ed è organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Altopascio.
Un percorso espositivo con 11 sculture che sintetizzano bene la ricerca di questo artista di spicco della scuola di Carrara che da sempre segue una sua personale ricerca nell’astrattismo e nella geometria. Inizia l’attività di artigiano scalpellino negli anni sessanta presso il famoso laboratorio di scultura Nicoli dove lavora per sette anni, collaborando alla realizzazione di opere in marmo con artisti di fama mondiale, tra i quali Vangi, Ipoustéguy, Cardenas, Muller, Rossello Cascella, Roca Rey, Plazzota, Poncet. Nel 1971 fonda con due compagni di studi (Paolo Grassi e Mario Fruendi) il laboratorio di scultura S.G.F. a Torano vicino Carrara che diventa in breve tempo punto d'incontro per scultori di tutto il mondo. Da lì inizia il suo percorso artistico contrassegnato anche da una collaborazione con l’artista Max Bill per la realizzazione d’importanti opere del maestro.
Per Silvio Santini la geometria della forma diventa un vero e proprio linguaggio esistenziale. E questo perchè è molto stretto il suo legame con la tradizione della scuola di Carrara per la quale è fondamentale ancora usare la mano e lo scalpello per plasmare la pietra. Tra le opere esposte ad Altopascio ci sono le “barche” stilizzate in perfette forme geometriche e scolpite nella materia più dura: il granito. Alcune sono davvero imponenti lunghe, fino a due metri. In esse legno e acqua diventano tutt'uno simboleggiando il viaggio interiore di ogni uomo; mezzi “per attraversare il tempo”. L’altro motivo di Santini sono i grandi anelli intrecciati in marmo bianco e statuario che si rifanno a quelli di “Moebius”, simboli dell'infinita ricerca circolare dell’uomo; la geometria come linguaggio dell’eterno. Infine Santini propone la sua versione scolpita del “Giano Bifronte” con “janua”, un’opera in marmo bianco dove l’arte segue precise regole matematiche nella rappresentazione di una doppia verità. Colonne che però sono prismi a base triangolare.
“Un’opera astratta, ma fortemente concreta per il suo significato - ha detto il curatore Paolo Nerbi - dove tutto trova un significato preciso. In questo modo le sculture di Santini sono da toccare e ascoltare in un viaggio esistenziale”. “Con questa mostra per la prima volta proponiamo la scultura astratta - ha aggiunto l'assessore alle attività culturali del Comune di Altopascio Nicola Fantozzi - dopo le due precedenti mostre dedicate alla scultura figurativa. Una scelta che vuole rafforzare il nostro legame con la grande scuola artistica di scultura di Carrara”.

Silvio Santini. Geometria linguaggio dell'eterno
Sede: Sala Peregrinatio, piazza Ospitalieri, Altopascio (LU)
Date: 10-19 aprile 2010
Inaugurazione: sabato 10 aprile, ore 18.00
Orari: martedì-venerdì 16.00-19.00, sabato e domenica 9.00-13.00, 15.00-19.00
Ingresso: libero


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