La Galleria Rubin inaugura la nuova stagione espositiva con la prima personale italiana dell’artista tedesco Lars Teichmann. Vincitore nel 2009 della terza edizione del Premio Euromobil under 30, riservato agli artisti che espongono alla fiera di Bologna, Art First.
Lars Teichmann è nato e cresciuto a Burgstädt in Sassonia, ex Germania Est. Questo suo background lo ha reso più attento alla contrapposizione fra i due blocchi e il dibattito che ne è scaturito. Controversia politica che si estendeva anche alle singole scelte degli artisti, tra pittura astratta o figurativa. Così un artista che si schierava contro le nuove tendenze dell’espressionismo astratto, del minimalismo e dell’arte concettuale seguendo invece il percorso della pittura figurativa rappresentava un’anomalia per la critica.
La particolarità dell’arte di Teichmann è proprio quella di riuscire a riconciliare le due anime che la storia ci ha sempre fatto vedere come contrapposte: astratta e figurativa. Nei suoi lavori colpi di pennellate astratte e sintetiche campiture di colore si ricongiungono, su tele di grandi dimensioni, con profili di figure e luoghi. Zone di vernice sature di ocra, ombre grigie e luci rosate abbracciano figure che emergono dall’oscurità. Sulla tela dipinta, ad esempio, si intravede quello che potrebbe sembrare un volto umano ma ad una visione ravvicinata si nota invece solo una decisa pennellata di bianco. Nelle tele di Teichmann la combinazione di queste due componenti antitetiche, sviluppate attraverso un gesto artistico sicuro, macchie di colore indistinte, riferimenti storici e un vocabolario visuale indipendente, crea un affascinante effetto di indeterminatezza.
I dipinti di Lars Teichmann sono tanto evocativi quanto dinamicamente vivaci. La ridotta tavolozza di colori vive attraverso vibranti ed energiche pennellate: con una potente gestualità, le linee nere sono intervallate da tratti bianchi e formano ampie curve su superfici in dissolvimento.
I nuovi lavori dell’artista tedesco riflettono l’ambiguità che è già culturalmente attribuita al colore nero. Il nero è cruciale, è l’elemento di rilievo nelle tele, per creare le linee e i colori. Se comparati ai lavori precedenti, nei dipinti recenti l’uso del nero si emancipa come medium indipendente. Il nero diventa la sostanza primaria di cui la vita pulsante del mondo di Teichmann si ciba. Mondi visuali che affrontano lo spettatore come in un film noir, con fragili, incomprensibili e crude visioni pur restando allo stesso tempo tangibili e voluttuosi.
L’impressionante chiaroscuro di Teichmann rimanda a maestri come Rembrandt o alle mistiche, misteriose e quasi espressionistiche, immagini tardo manieristiche di El Greco. La stretta relazione fra luce e ombra subentra per rappresentare l’intera gamma delle percezioni mentali. In questa prima mostra milanese saranno esposte tele realizzate ad acrilico, di piccole e grandi dimensioni.
Nel mese di giugno a Lars Teichmann è stata assegnata la prestigiosa Borsa di Studio per le Arti Visive dell'Assessorato alla Cultura del Land di Berlino, per l’anno 2010.
La mostra è realizzata in collaborazione con la Galerie Kunstagenten di Berlino.
Titolo mostra: Lars Teichmann. Fever: Recent Works
Sede: Galleria Rubin, via Bonvesin de la Riva 5, Milano
Durata: 24 settembre - 30 ottobre 2010
Inaugurazione: giovedì 23 settembre 2010, ore 19.00
Orario di apertura: martedì-sabato, 14.30-19.30 e su appuntamento
Ingresso: libero
Immagine: Lars Teichmann, Horseman, 2009, acrilico su tela, 200 x 150 cm, courtesy Galleria Rubin, Milano
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