martedì 2 ottobre 2012

Santa Maria del Rosario di Anzi

di Francesco Mastrorizzi

La chiesa di Santa Maria del Rosario, situata sulla sommità del Monte Siri (1.067 m. s.l.m.), nel cuore della Basilicata, in posizione dominante l’abitato di Anzi, ospita una pregevole pala con Madonna del Rosario ed i quindici Misteri, datata 1576. L’opera è composta da una grande tela centrale dipinta ad olio, raffigurante una splendida Madonna nell’atto di dispensare il Rosario ai suoi sudditi. La tela è contornata in alto e ai due lati da quindici riquadri in cui sono raccontati altrettanti “Misteri”, ovvero episodi significativi della vita di Cristo e di Maria: cinque gaudiosi, avvenuti prima dell'inizio della vita pubblica di Gesù; cinque dolorosi, che ricordano la passione di Cristo; cinque gloriosi, riferiti alla sua risurrezione e alla gloria di Gesù e di Maria.
La pala è stata attribuita da numerosi storici dell’arte (Nuccia Barbone Pugliese, Pierluigi Leone de Castris, Concetta Restaino) all’artista Michele Manchelli, genero e collaboratore del maestro senese Marco dal Pino (Siena, c. 1525 - Napoli, c. 1587), considerato quest’ultimo il maggior rappresentante del secondo Manierismo in area meridionale. Determinanti per l’attribuzione sono state le affinità stilistiche con un’altra tela di identico soggetto presente nel duomo di Vieste, firmata e datata 1581.
La Vergine, seduta in alto al centro della tela, regge con la mano sinistra il Bambino, ritto in piedi sulle sue ginocchia. Con la mano destra, invece, distribuisce le coroncine del Rosario ai Santi presenti, i quali sono disposti simmetricamente ai piedi e ai lati della Madonna, due inginocchiati in primo piano e altri quattro dietro di essi. Insieme agli angeli sullo sfondo, reggenti tralci di rose, formano una sorta di cornice, che racchiude la figura languida della Madonna, le cui vesti scivolano morbide e fluenti sul corpo. La cimasa comprende le immagini dell’Eterno al centro e di due angeli ai lati.
All’interno della chiesa è possibile ammirare, inoltre, un ciclo d’affreschi eseguito da Giovanni Todisco, che occupa parte della parete sud e quasi per intero la parete occidentale. Dedicato alla Storie della Vita di Cristo e della Vergine, il ciclo è composto attualmente di diciotto episodi, ma in origine doveva contenerne altri, poiché si interrompe ex abrupto, per la caduta dell’intonaco. All’esterno, sul portale in pietra in stile gotico, che permette l’accesso dalla parete longitudinale destra, è indicata in numeri romani la data di costruzione dell’edificio, il 1526.

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