giovedì 28 maggio 2009

La porta bronzea di Atrani al Museo Diocesano di Salerno

di Gianmatteo Funicelli

Direttamente dalla mostra Byzantium, allestita presso Londra dall’ottobre 2008 al marzo 2009, il monumentale portale in bronzo giunge presso la Sala Conferenze del Museo Diocesano di Salerno, nei pressi della Cattedrale. L’opera monumentale, dalle pregiate fattezze e dai ricchi elementi compositivi, appartiene ad un grandioso progetto artistico del medioevo amalfitano collocandosi tra le committenze di porte monumentali di maggiore spicco, tra cui anche quelle inerenti agli edfici sacri di Montecassino, Monte sant’ Angelo e San Paolo fuori le Mura.
Di composizione prettamente bizantina, la Porta di Atrani riporta affinità compositive con i portali rispettivamente della Cattedrale salernitana, e le altre due in San Marco a Venezia. La grande realizzazione, datata al 1087, fu donata alla Chiesa di San Sebastiano di Atrani, per poi essere trasferita nella Chiesa di San Salvatore de’ Birecto, luogo di culto e di cerimonie per l’investitura dei duchi amalfitani.
La porta, quasi a simboleggiare l’accesso nel Regno di Cristo, presenta delle considerevoli immagini ed elementi scolpiti in ripetizione. Queste avevano la funzione di assicurare il favorevole accesso nel luogo sacro, quindi nella vita eterna. Divisi ambedue da sei registri, i battenti riportano rispettivamente due riquadri ciascuno per registro. I pannelli centrali, caratterizzati da quattro figure di santi in argento, precisamente sul terz’ultimo registro ci riferiscono il nome del donatore, tale Pantaleone Viarecta – nobile mercante della fiorente Strani, il quale con la sua committenza chiede intercessione della sua anima alla Vergine e ai santi Sebastiano e Pantaleone, ovviamente suoi tutelari. Le successive iscrizioni greche del registro sottostante ci riferiscono informazioni sul periodo e luogo di realizzazione, precisamente a Costantinopoli nel 1087. Gli altri spazi presentano delle pregiate croci fogliate.
Costituito in prevalenza di bronzo, presenta elementi in lega di zinco e stagno, come le valve bizantine ad esempio. Recenti restauri hanno identificato nell’intera struttura un fondo in foglia d’oro, a rievocazione della Gerusalemme Celeste. Esposta nel proprio imballaggio, l’opera potrà essere temporaneamente osservata nei giorni prestabiliti dalla gestione museale o in occasione di manifestazioni culturali attualmente in corso.

Museo Diocesano di Salerno
Largo Plebiscito 1 (84125)
+39 089239126 , +39 089251727 (fax)
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