venerdì 6 luglio 2012

La chiesa di San Nicola a Palazzo San Gervasio

di Francesco Mastrorizzi

La chiesa madre di Palazzo San Gervasio, intitolata a San Nicola, fu ricostruita nel XX secolo in stile romanico pugliese. Già esistente nel 1544, anno in cui venne completata la costruzione sotto il barone Ferrante D'Alarcon de Mendoza, secondo alcuni documenti sarebbe stata originariamente edificata nel 1305, come testimoniato dalla data incisa un tempo nel cerchio della campana grande. Andando più a ritroso nel tempo, essa è probabilmente identificabile con la chiesa medievale di San Niccolò, antica dipendenza dell’abbazia benedettina della vicina Banzi.
L’edificio, situato proprio di fronte all’antico palazzo regio, è realizzato interamente in tufo pugliese a vista. La facciata a doppia capanna presenta nella parte centrale un portale con architrave finemente lavorato, inquadrato da un’edicola aggettante sorretta da due colonne in stile corinzio. Più in alto è presente un rosone, sovrastato da archetti a tutto tondo, che seguono le linee spioventi della facciata. Due colonne evidenziano ognuna delle parti laterali, anch’esse fornite di rosoni, più piccoli di quello centrale. Sul lato sinistro si erge il campanile a tre livelli con arcate a tutto sesto.
L’interno è a tre navate ed evidenzia sedici colonne con capitelli, che dividono la navata centrale dalle laterali. Nella navata destra si nota la statua lignea della Madonna di Francavilla, forse risalente al XVIII secolo. La navata sinistra accoglie le sculture lignee settecentesche di Sant’Antonio, patrono del paese, di San Nicola e della Madonna della Pietà e la statua in cartapesta di San Rocco.

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