
La sua formazione iniziale si svolge tra Napoli e Firenze, così successivamente per quarant'anni si occupa socialmente ed artisticamente della sua terra, cerca di leggere attraverso le vicende nazionali il territorio locale. Sul finire degli anni Sessanta inizia ad insegnare all'Istituto d'arte, dapprima a Potenza e poi Napoli, dedicandosi così alla formazione dei giovani.
Donna impegnata eppure non si sottrae alla sfera intima e familiare, tutto questo traspare nelle sue opere che sono forti, incisive, che non lasciano spazio alla superficialità, come per esempio Fuoco alle stoppie; opera di intensa liricità, dai colori caldi e suffusi; il paesaggio desolato si delinea tra le forme dei monti ed i fuochi delle stoppie. Il contadino in primo piano diventa parte integrante del paesaggio, con al braccio il suo bastone compagno dei viaggi per le campagne ed immagine delle suggestioni visive intime della terra lucana.
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