mercoledì 26 novembre 2008

Le "finestre immaginifiche" di Bruno Donzelli

Comunicato stampa

Domenica 30 novembre, alle ore 18.00, alla presenza del maestro Bruno Donzelli, la galleria Idearte di Potenza inaugurerà i nuovi spazi espositivi di Via Londra 75 con la vernice della mostra-evento Donzelli.Opere scelte 2007 - 2008
Trenta le opere in mostra fino al 20 dicembre prossimo, tutte facenti parte dell'ultima produzione del Maestro, alla sua prima esposizione nel capoluogo potentino.
Bruno Donzelli nasce a Napoli nel 1941.
Appena ventunenne, tiene la sua prim
a personale alla galleria del Fiorino a Firenze alla quale seguono subito numerose mostre nazionali ed internazionali e diverse esposizioni in spazi pubblici, tra cui il Palazzo dei Diamanti di Ferrara.
Nel 1991 per il Comune di Roma, realizza presso il Teatro dell'Orologio le scenografie ed i costumi di Folli notti a Pietroburgo, spettacolo tratto da Le Notti Bianche di Dostojevskij.
Negli anni successivi allestisce personali nelle principali città europee e vengono pubblicate altrettante monografie tra cui quella storica del 1986 edita da La Scaletta di San Polo - Reggio Emilia - e quelle del 1997 (ed. Mazzotta) e del 1998 (ed. Georges Fall di Parigi).
Nel febbraio 2000, alla presenza di oltre duemila persone, viene inaugurata una sua grande mostra antologica alla Reggia di Caserta. L'esposizione, accompagnata da un catalogo edito da Charta, raccoglie oltre settanta opere degli ultimi trent'anni.
Segue una vasta antologica al Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno e nel 2004 gli viene assegnato dal Ministero per i Beni Culturali il premio dell'Internazionalità.
Ad oggi, Donzelli è stato protagonista di oltre duecento personali, gran parte delle quali di respiro internazionale.
Il fisico e l’oltre/reale
di Rino Cardone

Pittura di grande impatto emotivo quella di Bruno Donzelli: artista, questi, di ampia, matura, significativa e più che mai consolidata “ricchezza semantica”.
I suoi simboli, i suoi segni e le sue immagini sono un’estensione lirica, fantastica e cognitiva dei “linguaggi visivi” della migliore “modernità creativa”: quelli che ha fatto propri, oggigiorno - proprio perché validi - certa, buona, grafica pubblicitaria (specie quella applicata al web) e che cumulano, nell’arte visiva, le istanze dello “scandaglio psicoanalitico” della ragione (derivato, nel corso del Novecento, dall’identificazione e dall’applicazione delle “scienze psichiche”) con l’indagine giocosa e disimpegnata della realtà, che scaturisce, invece, come ricerca della concretezza, dalla rottura del “concetto tradizionalista” di bellezza intesa, quest’ultima, non più come una “linea ancorata” di “demarcazione estetica” (entro cui si sviluppa la proposta artistica), ma come “forma di sviluppo” di un genere di libertà immaginifica tout court, che si riflette sull’assunto creativo che s’intende dimostrare.
Nel caso di Bruno Donzelli, ne deriva un genere espressivo forte, veemente, sfrenato, a tratti travolgente, apparentemente incontrollato, dove contenuto e contenitore, significato e significante, valore ed espressione, forma e sostanza, si traducono nelle “trame fantastiche” e negli “orditi immaginifici” di una “tessitura segnica” in cui la dimensione armonica prevale sulla congerie dei segni, sul mucchio dei colori e sui rimandi stilistici di autori passati: che in questi nuovi “spartiti armonici” - creati da Bruno Donzelli - si fanno tutt’altra cosa, in senso estetico, rispetto alla loro “matrice intenzionale” immaginata da altri pittori, da altri autori (da Pollock, a Mirò, a Paul Klee, a Basquiat e così via tanti altri) cui si rifà l’artista napoletano, talvolta in chiave di remake semiotico - linguistico e talaltra, invece, in tono di vera e propria provocazione enfatica.
Nella mostra potentina che si tiene nella nuova sede della “Galleria Idearte” di Grazia Lo Re, l’artista Bruno Donzelli espone una selezione delle sue migliori opere: capaci di offrire un’idea completa del suo modus operandi che costituisce, ormai, un vero e proprio genere pittorico - del tutto inequivocabile e a lui esclusivamente riconducibile - in cui la “molteplicità delle tinte”, la “pluralità delle figure” e i minimali “richiami alla scrittura” - da lui fatti sulla tela - s’inscrivono (riguardo all’uso dello spazio prospettico) entro delle “geometrie a incastro” che vanno dal centro verso il margine, e viceversa, come una sorta di diaframma fotografico, che si apre e si chiude sulla realtà fisica del mondo e sull’oltre/reale immaginifico della pittura.

Titolo mostra:
Donzelli. Opere scelte 2007 - 2008
A cura di: Grazia Lo Re
Sede: Galleria Idearte, Via Londra 75, Potenza
Periodo: dal 30 novembre al 20 dicembre 2008
Apertura: tutti i giorni 11.00 - 13.00, 17.30 - 20.30

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