lunedì 23 gennaio 2012

La Madonna di Muro Lucano

di Sonia Gammone

La Chiesa della Madonna di Capodigiano o Maria Santissima delle Grazie di Muro Lucano risale molto probabilmente agli anni a cavallo tra il XII ed il XIII secolo ed il suo impianto fu opera del maestro Sarolo di Muro Lucano, come attesta la lapide ora posta all’esterno della parete di fondo dell’edificio. Da recenti restauri è emersa l’esistenza di una chiesa preesistente di modeste dimensioni ad aula unica impostata ortogonalmente all’impianto del Sorolo che inglobò nella parete laterale destra della vecchia facciata e utilizzò la vecchia aula quale annesso residenziale. L’edificio ha tre navate suddivise da arcate a tutto sesto poggianti su pilastri quadrangolari e termina con un’unica abside semicircolare. Davanti all’ingresso vi sono tre leoni e un’ara circolare con festone e bucranio di età imperiale romana. Sui pilastri sono emersi, grazie ai restauri numerose tracce di affreschi di pregevole fattura databili tra XIII e XV secolo. Sulla parete della navata destra, verso l’ingresso, vi è un dipinto fortemente lacunoso della prima metà del XV secolo, al centro del quale si riconosce la parte inferiore della figura della Madonna, seduta su un trono marmoreo, la quale regge in braccio il Bambino, del quale si scorgono solo i piedi nudi. Alla sinistra del trono è visibile la parte inferiore di un santo vescovo, mentre sulla destra è la figura di S. Francesco. Altri affreschi sono databili alla seconda metà del XIII secolo: quello sul terzo pilastro di destra raffigura un santo vescovo, di cui è visibile solo il busto, mentre sul secondo pilastro della navata destra è raffigurato un Arcangelo, ripreso frontalmente e visibile dalla fronte fino alla cintola. L’affresco infine del pilastro destro del presbiterio raffigura la testa di un santo vescovo. L’oggetto venerato per il culto è una statua lignea che rappresenta la Madonna seduta in posizione rigidamente frontale, il braccio sinistro è alzato e proteso in avanti a sorreggere il globo con la croce mentre il braccio destro sostiene il Bambino nudo, seduto sul ginocchio. Nonostante i numerosi interventi, la statua denuncia una iconografia tardo medievale che induce ad una datazione a cavallo tra i secoli XIV e XV.

1 commento :

GIANLUIGI ha detto...

COMPLIMENTI SONIA PER AVER SCRITTO UN BELLISSIMO ARTICOLO SULLA MADONNA DI CAPODIGIANO.

GIANLUIGI MELUCCI