mercoledì 7 novembre 2012

Loredana Cacucciolo. La lucciola

Comunicato stampa

Loredana Cacucciolo nasce a Bari. Dopo aver maturato una formazione scientifica, sente nel 1991 forte l’attrazione per le arti cui decide di dedicarsi pienamente. Nel 1998, indirizza la sua ricerca verso il paesaggio, avviandosi verso uno studio intimistico dei paesaggi suburbani, luoghi di solitudine e riflessione, tema per lungo tempo approfondito. Attualmente gran parte della sua produzione artistica e’ ispirata dalle letture dei romanzi di Charles Bukowski. Loredana Cacucciolo rivive l’intenso pathos dell’artista rappresentando nelle sue tele o tavole interni alto borghesi: le stanze si trasfigurano in luoghi dell’animo, espressioni delle inquietudini quotidiane. Così scrive di lei Luigi Dello Russo:”La sua creatività figurativa, apparentemente natural-realistica, in verità è sottesa da allusioni psichiche che la apparentano al surrealismo per la sua intimistica e defilata, ma allo stesso tempo audace, introspezione per sé e che evidenzia agli altri.
I suoi colori preferiti sono funzionali a trame tonali diffuse e soffuse che vanno dall’ ocra al beige, dal grigio fango al rosato e proprio perciò integrano tattilità materica e vibrazioni luminose. Ne escono fuori immagini visivamente note, ma proprio per la resa coloristico-materica sono indizi di emotività magnetiche, ma indefinibili. L’effetto finale e’ una ricerca – attraverso le iconologie più scontate – del sé misterioso e possibilità di indagine per gli altri. La sua iconologia creativa si articola in tre momenti di sguardo: il primo dall’ampia prospettiva e’ raffigurato da agglomerati urbani contemporanei costituiti da solidi geometrici privi di presenze umane: alienanti nelle forme e fangosi nella visione . Più un ungarettiano “Porto sepolto” che una comunità terrena: un porto arcano quanto misterioso, luogo sperduto nello spazio e nel tempo e non più recuperabile o rivivibile, se non una metafora dell’inconscio infrequentabile. Il secondo riporta una spazialità più ristretta: sono singole stanze, anch’esse non vissute, ma che conservano i ricordi di rapporti sentimentali o affettivi. Domina un arredo borghese tardo ottocentesco: le care stanze della “Nonna Speranza’ di Guido Gozzano, senza la di lui ironia, anzi ambiguamente visitate tra rivissute emozioni e nostalgie di assenze. Infine uno sguardo focalizzato, più audace ed introspettivo, sugli interni di stanze da letto, ora solitarie ora con una figura di donna: una autorappresentazione , che riporta alle scelte fotografiche di Nan Goldin, in meditazione sulla ricerca di una impossibile felicità: più che perduta, imprendibile. E’ la lucciola di Haruki Murakami di ‘Norwegian wood’: prima chiusa in un barattolo, poi – lasciata libera – diventò inafferrabile. “In quel buio provai molte volte ad allungare la mano. Le mie dita però non incontravano niente. Quella piccola luce era sempre un po’ più avanti delle mie dita”.

Titolo mostra: Loredana Cacucciolo. La lucciola
A cura di: Luigi Dello Russo
Sede: ADSUM Artecontemporanea, via Marconi, 5 - Terlizzi (BA)
Periodo: 17 novembre - 1 dicembre 2012
Vernissage: sabato 17 novembre 2012, ore 19.00
Orario: dal lunedì al sabato ore 10.00-12.30 / 18.30-20.30 chiusura giovedì pomeriggio e festivi

Nessun commento :