Si è da poco conclusa l'edizione 2014 del Napoli Comicon e come sempre è tempo di
resoconti. L’edizione targata Fumetto & Cinema presenta diversi
pregi ma anche qualche difetto a livello organizzativo. La scelta di
far coincidere l’inizio della manifestazione con il primo maggio è
stata sicuramente redditizia dal punto di vista economico, ma ha
comportato una tale saturazione dei 20.000 metri quadri coperti e dei
quasi 30.000 all’aperto da dover sospendere, nei giorni seguenti,
le vendite dei biglietti. Inoltre è da segnalare la
disorganizzazione degli addetti all’ingresso il primo giorno, con
file mal gestite e il varco accesso “gold” chiuso. Probabilmente non si
aspettava una tale affluenza, ma poiché il Comicon è ormai un rito
annuale atteso da migliaia di persone, qualche riflessione in più in
anticipo avrebbe limitato parte dei disagi percepiti durante
l’evento.
Tra gli aspetti positivi, invece, c’è da segnalare sicuramente
la quantità e la qualità dei numerosi incontri e convegni tenutesi
nelle diverse aree della mostra, con la presenza di autori, editori,
critici, collezionisti, addetti ai lavori e non che hanno trattato,
sotto i più disparati aspetti, quello che è il leitmotiv del
Comicon di quest’anno: Fumetto & Cinema.
Se il fumetto è fondamentale per il cinema, perché rappresenta
una fonte d’ispirazione per i film, non tutti sanno che esso ne
accompagna anche le fasi di realizzazione. Lo storyboard, anima e
armatura del fumetto, è uno strumento di grandissima importanza per
la realizzazione cinematografica. Lo storyboard consiste nel tradurre
in immagini le scene dei film. È uno strumento di previsualizzazione
che serve ad aiutare il regista a trovare, tra le infinite
possibilità, le inquadrature più efficaci per raccontare un fatto e
trasmettere emozioni. È quindi una sceneggiatura disegnata, una
sorta di fumetto del film ed è utilizzato nella maggior parte dei
film americani e inglesi, soprattutto d’azione e fantascienza. Purtroppo in
Italia – come osserva Davide De Cubellis – si usa pochissimo:
viene visto come una spesa aggiuntiva, di cui molti produttori fanno
volentieri a meno. Ciò deriva dal fatto che non si conosce
abbastanza e che si usa male, perché lo scopo di uno storyboard è
proprio quello di massimizzare la lavorazione di un film e, quindi,
di ridurne i costi. De Cubellis è attualmente uno dei più
importanti storiboard artist italiani, che collabora con registi come
Marco Risi, Paolo Virzì, Sergio Rubini e molti altri.
Il cinema
s’ispira al fumetto anche nei temi, incidendo su pellicola le
avventure di importanti supereroi già dalla fine degli anni Ottanta,
con frequenza quasi ossessiva, appoggiandosi alla popolarità di
personaggi appartenenti all'immaginario collettivo e, soprattutto,
ridisegnando lo stile stesso della narrazione cinematografica in
chiave fumettistica e cartoonistica. Basti pensare a Popeye (Braccio
di Ferro), Flash Gordon, The Phantom (L'Uomo Mascherato),
Superman, Batman, Tex Willer, Diabolik, Spider-Man (L'Uomo Ragno),
X-Men, Daredevil, fino ad arrivare agli attuali The Avengers e X-Men.
Dopo un secolo d'ispirazioni e plagi reciproci, proprio quando è
giunta al culmine delle sue potenzialità tecnologiche, l’industria
cinematografica ha riscoperto l'antico valore del fumetto usando il
talento dei migliori fumettisti in circolazione per creare folgoranti
film d'azione.
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