giovedì 15 maggio 2014

Comicon 2014: connubio tra fumetto e cinema

di Maria Rosaria Compagnone

Si è da poco conclusa l'edizione 2014 del Napoli Comicon e come sempre è tempo di resoconti. L’edizione targata Fumetto & Cinema presenta diversi pregi ma anche qualche difetto a livello organizzativo. La scelta di far coincidere l’inizio della manifestazione con il primo maggio è stata sicuramente redditizia dal punto di vista economico, ma ha comportato una tale saturazione dei 20.000 metri quadri coperti e dei quasi 30.000 all’aperto da dover sospendere, nei giorni seguenti, le vendite dei biglietti. Inoltre è da segnalare la disorganizzazione degli addetti all’ingresso il primo giorno, con file mal gestite e il varco accesso “gold” chiuso. Probabilmente non si aspettava una tale affluenza, ma poiché il Comicon è ormai un rito annuale atteso da migliaia di persone, qualche riflessione in più in anticipo avrebbe limitato parte dei disagi percepiti durante l’evento.
Tra gli aspetti positivi, invece, c’è da segnalare sicuramente la quantità e la qualità dei numerosi incontri e convegni tenutesi nelle diverse aree della mostra, con la presenza di autori, editori, critici, collezionisti, addetti ai lavori e non che hanno trattato, sotto i più disparati aspetti, quello che è il leitmotiv del Comicon di quest’anno: Fumetto & Cinema.
Se il fumetto è fondamentale per il cinema, perché rappresenta una fonte d’ispirazione per i film, non tutti sanno che esso ne accompagna anche le fasi di realizzazione. Lo storyboard, anima e armatura del fumetto, è uno strumento di grandissima importanza per la realizzazione cinematografica. Lo storyboard consiste nel tradurre in immagini le scene dei film. È uno strumento di previsualizzazione che serve ad aiutare il regista a trovare, tra le infinite possibilità, le inquadrature più efficaci per raccontare un fatto e trasmettere emozioni. È quindi una sceneggiatura disegnata, una sorta di fumetto del film ed è utilizzato nella maggior parte dei film americani e inglesi, soprattutto d’azione e fantascienza. Purtroppo in Italia – come osserva Davide De Cubellis – si usa pochissimo: viene visto come una spesa aggiuntiva, di cui molti produttori fanno volentieri a meno. Ciò deriva dal fatto che non si conosce abbastanza e che si usa male, perché lo scopo di uno storyboard è proprio quello di massimizzare la lavorazione di un film e, quindi, di ridurne i costi. De Cubellis è attualmente uno dei più importanti storiboard artist italiani, che collabora con registi come Marco Risi, Paolo Virzì, Sergio Rubini e molti altri. 
Il cinema s’ispira al fumetto anche nei temi, incidendo su pellicola le avventure di importanti supereroi già dalla fine degli anni Ottanta, con frequenza quasi ossessiva, appoggiandosi alla popolarità di personaggi appartenenti all'immaginario collettivo e, soprattutto, ridisegnando lo stile stesso della narrazione cinematografica in chiave fumettistica e cartoonistica. Basti pensare a Popeye (Braccio di Ferro), Flash Gordon, The Phantom (L'Uomo Mascherato), Superman, Batman, Tex Willer, Diabolik, Spider-Man (L'Uomo Ragno), X-Men, Daredevil, fino ad arrivare agli attuali The Avengers e X-Men. Dopo un secolo d'ispirazioni e plagi reciproci, proprio quando è giunta al culmine delle sue potenzialità tecnologiche, l’industria cinematografica ha riscoperto l'antico valore del fumetto usando il talento dei migliori fumettisti in circolazione per creare folgoranti film d'azione.

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