giovedì 4 giugno 2009

Eventi in pillole

a cura di Francesco Mastrorizzi

MOSTRA DI FUMETTO "IL BICENTENARIO DISEGNATO"
Cappella dei Celestini, Potenza
1 - 15 giugno 2009

Dopo anni di esperienza maturata nel settore del fumetto, dell’illustrazione, dell’animazione e, in generale, nelle arti visive e nella comunicazione per immagine, l’Associazione Cartoons di Potenza intende dedicare alla Città un’esposizione degli ultimi elaborati grafici prodotti proprio in un fumetto per la Città.
Con la realizzazione dell’albo "Il Bicentenario di Potenza a fumetti", gli artisti della Cartoons, grazie al sostegno dell’Amministrazione, hanno potuto donare ai giovani lettori delle scuole potentine un primo, simpatico, innovativo strumento didattico della storia del comune capoluogo, concentrata sugli eventi degli ultimi 200 anni.
Dopo aver coronato il sogno di una pubblicazione illustrata sulla propria città e forti del consenso che questa ha ottenuto nel giovane pubblico, ora l’associazione, grazie al sostegno del Comune di Potenza, offre un ulteriore omaggio alla città: una mostra delle fasi che hanno condotto gli artisti alla realizzazione dell’albo a fumetti.

PRESENTAZIONE DEL LIBRO "EUGENIO AZIMONTI"
Biblioteca provinciale, Potenza
Mercoledì 10 giugno 2009, ore 17.00

"Tu è bene che un giorno conosca l’Azimonti. Ne sarai innamoratissimo. Non so se alcun altro meridionale abbia mai saputo che cosa sia l’Italia Meridionale […]; conosce palmo a palmo tutto il Mezzogiorno e, verista, nel più stretto senso della parola, è ottimista… deve essere tuo amico!".
Così Giustino Fortunato scriveva di Eugenio Azimonti in una lettera del 24 marzo 1911 inviata a Gaetano Salvemini (carteggio 1865-1911), testimonianza dell’amicizia che ci fu tra il meridionalista e il direttore della prima Cattedra ambulante di Potenza.
Eugenio Azimonti, lombardo di nascita e lucano di adozione, nacque a Cerro Maggiore (MI) il 31 dicembre 1878. Figura ai più sconosciuta, Azimonti si inserì in quella schiera di tecnici che operarono nel Mezzogiorno e per il Mezzogiorno e contribuirono allo sviluppo dell’agricoltura del Sud. Proprio Azimonti introdusse l’allievo Manlio Rossi-Doria in casa di Giustino Fortunato, da cui partirà per approdare ad una radicale revisione dei metodi di analisi della nostra agricoltura e, più in generale, dei problemi del Mezzogiorno, concretizzatasi più tardi con la costituzione, a Portici, del Centro di specializzazione e ricerche economico-agrarie per il Mezzogiorno. Del resto, molti anni dopo, Rossi-Doria commenterà la sua amicizia con Azimonti: "So di avere avuto in lui più che un maestro e di aver maturato in Val d’Agri l’apertura necessaria a comprendere anche gente diversa da me".
Azimonti rimase molto colpito dal viaggio del bresciano Zanardelli (1902) e nel 1905 accettò l’incarico di Direttore della Cattedra di Potenza. Da allora operò negli ambienti meridionali, prestando la sua opera di tecnico, agricoltore, politico e meridionalista per circa un quarto di secolo. Si stabilì nella frazione di Pedali, l’odierna Villa d’Agri, e costituì una propria azienda agraria, da dove iniziò le collaborazioni con "L’Unità" di Salvemini e con il quindicinale napoletano "L’Agricoltore del Mezzogiorno". Con la prima sperimentò ed accrebbe le conoscenze tecnico-pratiche, con il secondo diede più incisività a quella che considerò sempre una missione: sdoganare l’agricoltura del Mezzogiorno dalla nomea di immobilità ed inefficienza che gli veniva attribuita, dimostrando, con i fatti, che dietro la sua arretratezza si celavano fattori ben più seri della sola "sfaticataggine" contadina.

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