giovedì 27 agosto 2009

Tra le note di una Venezia in musica

di Massimo Gatto

Un frammento importante della storia di Venezia riprende vita grazie alla Fondation Bru. Si tratta del Palazzetto Bru Zane, costruito nel XIX secolo, che ad ora longevo vive, conservando note di una musica appassionata, quella di una Venezia antica, ai tempi snodo culturale del romanticismo. E’ il XIX secolo, quando Domenico Zane incarica Baldassarre Longhena, noto architetto del Barocco veneziano, di ristrutturare l’omonimo Palazzo. I lavori terminano nel 1682, quando dopo qualche anno, è il nipote, erede, Mario Zane, a concedere ad Antonio Gaspare l’incarico d’ideare un nuovo edificio da utilizzare appositamente come biblioteca e “casin”, in memoria del nonno, che a lui aveva lasciato molti beni, tra libri e quadri, e come dono alla figlia, affinché potesse darvi dei recital di violino.
Il Palazzetto ha una superficie di 800m2 distribuita su tre livelli, una facciata dà sul canale Rio Marin, l’altra su un giardino privato nel retro. L’organizzazione dello spazio è tipicamente veneziana, con 16 stanze, di cui la più grande, la sala da concerto, può accogliere fino a cento persone. Ad ogni stanza la sua funzione, è un armonioso trionfo dell’equilibrio, in cui gli spazi appartati e discreti ricreano una rilassante atmosfera del pensare, del godere di antiche saggezze. Non è solo il gusto di una rigogliosa cultura, ma è il sapore di un tempo di gloria, in cui energia (Ercole tra Gloria e Virtù e i tipici decori tipici del gusto romantico) e intelletto (Tempo che rapisce Verità, la biblioteca e i colori rilassanti dei decori), trovano respiro tra le stanze del Palazzetto.
La sistemazione dell’interno e la sue decorazioni furono affidate all’artista di origine ticinese Abbondio Stazio e allo scultore Andrea Brustolon, che ha inciso la balaustra di legno che si affaccia sulla sala da ballo. La grande sala principale, il cuore del palazzo, si apre su due piani fino a un bellissimo soffitto a volta sul quale, al centro, si può ammirare una raffigurazione di Ercole tra la Gloria e la Virtù e ai quattro angoli medaglioni a monocromo accoppiati rappresentanti Mercurio e Diana, Anfitrite e Nettuno, Giunone e Pan, Ercole e Giove, oltre a quattro grandi conchiglie, elemento singolare nel panorama veneziano. Tutti gli affreschi, compreso il Tempo che rapisce la Verità sulla volta del vano dello scalone che porta alla sala, sono stati recentemente attribuiti a Sebastiano Ricci, artista di fama internazionale che introdusse nella laguna il gusto rococò.
C'è poi la biblioteca, anima propriamente del Palazzetto, che oggi Madame Bru dedica allo studio e al pensiero, per pensare al divenire. L’intero scopo appunto, offrire azioni di sostegno “all’Uomo e al suo ambiente” in una stessa struttura, storica. Mecenatismo umanitario e culturale, per reificare non solo un “Palazzetto”, ma un pezzo di storia, che è si lieto udire con le opere sconosciute di celebri compositori come Bizet, Gounod, Massenet e figure dimenticate, ma è anche un contributo allo scopo dell’opera stessa: attraverso lo studio della musica, finanziare progetti umanitari.

Appuntamenti
Il primo dei tre festival dal titolo Le origini del romanticismo francese si svolge dal 3 ottobre al 7 novembre 2009 e comprende dieci concerti - ospitati a Venezia presso il Palazzetto Bru Zane, la Scuola Grande San Giovanni Evangelista e il Teatro La Fenice - e il convegno Le origini del Romanticismo francese al crocevia tra influenze tedesche e italiane (1780-1830), in programma al Palazzetto Bru Zane il 12 e 13 ottobre.
Il secondo Festival Le salon romantique – dal 17 al 27 febbraio 2010 - è dedicato a giovani musicisti di talento di promettente carriera, protagonisti di sei appuntamenti dedicati alla musica da camera del repertorio romantico francese, tutti ospitati al Palazzetto Bru Zane.
Il Festival Il pianoforte romantico, che chiude questa prima stagione del Palazzetto Bru Zane, apre il 15 aprile e chiude il 19 maggio con dieci concerti e il convegno Il concerto per pianoforte francese e la modernità (1860-1920) del 6 e 7 maggio.

Immagini:
Palazzetto Bru Zane, 1695-1697, Venezia.
Abbondio Stazio, interno Palazzetto Bru Zane, Venezia.

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