Viliano Tarabella: uno scultore versiliese, un artista parigino
Chiesa di Sant'Agostino e Piazza del Duomo di Pietrasanta (Lu)
4 Aprile-7 Giugno 2009
Comunicato stampa
Il fascino della materia. La sensualità generatrice della creazione. L'estetica della forma pura. Sono le suggestioni dell'evento con il quale Pietrasanta, capoluogo culturale della Versilia, inaugura la stagione delle grandi mostre del 2009. Un'esposizione che dal 4 Aprile al 7 Giugno porta sul proscenio di Piazza del Duomo e della Chiesa di Sant'Agostino le opere di Viliano Tarabella, un figlio della Versilia, dei suoi marmi e della sua secolare tradizione scultorea. E' una riscoperta, il ritorno nel grembo materno, di un uomo che nasce scultore in Toscana e si fa artista a Parigi, protagonista di una sintesi stilistica e culturale oggi ricostruita con una selezione di trentacinque opere in marmo e bronzo.
La natura, le sue forme, il sentimento della materia, la genesi della vita. L’essenza del percorso artistico di Viliano Tarabella si esprime attraverso uno studio appassionato del mondo vegetale ed animale sino a tradursi in volumi puri, linee semplici e radiose, animate da una palpitante forza interiore. Nella dinamica e nell’armonia delle sue opere, Tarabella esprime la dimensione spirituale che lega l’uomo all’insieme dell’universo. Offre una sua originale interpretazione al tema della creazione del mondo e dell’uomo. Scriveva Jean Arp, suo maestro: “l’art doit se perdre dans la nature”. In questa breve frase è contenuto il significato più diretto dell’opera di Tarabella.
Dal piccolo borgo di Giustagnana (Lu) dove era nato, appena ventenne l’artista era arrivato a Parigi entrando in contatto con le più vibranti esperienze dell’arte contemporanea. Nella famosa “Ruche” aveva vissuto e lavorato insieme a molti esponenti delle avanguardie storiche, senza mai dimenticare la solida formazione maturata nella tradizione artigiana di famiglia e nello studio di Garibaldo Alessandrini a Querceta (Lu). Del resto amava raccontare di essere nato dentro il marmo: nella nobile pietra delle Alpi Apuane Tarabella aveva trovato la materia ideale per il suo pensiero creativo. La sua conoscenza, il suo perfezionismo tecnico non affievolirono, tuttavia, la sensibilità e l’emozione della sua espressione artistica. Il marmo era al tempo stesso il suo confidente e l’avversario, si faceva interprete dei suoi sentimenti e contemporaneamente lo chiamava ad un vero e proprio combattimento per lasciarsi piegare ai suoi desideri.
L’esposizione, che trae il titolo da una delle opere, “Genesi”, evoca la creazione del mondo e dell’uomo. Nella chiesa di Sant’Agostino un suggestivo allestimento accompagna il visitatore attraverso un percorso di venticinque opere, disposte su più livelli tematici, sino a focalizzare, al centro della navata, lo splendore del giardino dell’Eden, sottolineato da un volo di uccelli, simbolo di pace, su un prato verde. In piazza del Duomo il tema della Creazione è ripreso ed amplificato dalle dimensioni monumentali delle dieci opere esposte, riunite attorno all'immagine simbolica ed evocativa del volo d'uccelli e della fontana.
La mostra è organizzata dal Comune di Pietrasanta in collaborazione con la famiglia dell’artista e gode del Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Toscana e della Provincia di Lucca.

La natura, le sue forme, il sentimento della materia, la genesi della vita. L’essenza del percorso artistico di Viliano Tarabella si esprime attraverso uno studio appassionato del mondo vegetale ed animale sino a tradursi in volumi puri, linee semplici e radiose, animate da una palpitante forza interiore. Nella dinamica e nell’armonia delle sue opere, Tarabella esprime la dimensione spirituale che lega l’uomo all’insieme dell’universo. Offre una sua originale interpretazione al tema della creazione del mondo e dell’uomo. Scriveva Jean Arp, suo maestro: “l’art doit se perdre dans la nature”. In questa breve frase è contenuto il significato più diretto dell’opera di Tarabella.
Dal piccolo borgo di Giustagnana (Lu) dove era nato, appena ventenne l’artista era arrivato a Parigi entrando in contatto con le più vibranti esperienze dell’arte contemporanea. Nella famosa “Ruche” aveva vissuto e lavorato insieme a molti esponenti delle avanguardie storiche, senza mai dimenticare la solida formazione maturata nella tradizione artigiana di famiglia e nello studio di Garibaldo Alessandrini a Querceta (Lu). Del resto amava raccontare di essere nato dentro il marmo: nella nobile pietra delle Alpi Apuane Tarabella aveva trovato la materia ideale per il suo pensiero creativo. La sua conoscenza, il suo perfezionismo tecnico non affievolirono, tuttavia, la sensibilità e l’emozione della sua espressione artistica. Il marmo era al tempo stesso il suo confidente e l’avversario, si faceva interprete dei suoi sentimenti e contemporaneamente lo chiamava ad un vero e proprio combattimento per lasciarsi piegare ai suoi desideri.
L’esposizione, che trae il titolo da una delle opere, “Genesi”, evoca la creazione del mondo e dell’uomo. Nella chiesa di Sant’Agostino un suggestivo allestimento accompagna il visitatore attraverso un percorso di venticinque opere, disposte su più livelli tematici, sino a focalizzare, al centro della navata, lo splendore del giardino dell’Eden, sottolineato da un volo di uccelli, simbolo di pace, su un prato verde. In piazza del Duomo il tema della Creazione è ripreso ed amplificato dalle dimensioni monumentali delle dieci opere esposte, riunite attorno all'immagine simbolica ed evocativa del volo d'uccelli e della fontana.
La mostra è organizzata dal Comune di Pietrasanta in collaborazione con la famiglia dell’artista e gode del Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Toscana e della Provincia di Lucca.
Ufficio stampa
Stefano Roni
Tel: 335 7720573 - Fax: 0584 769350 - Email: ronis@tiscali.it
Alessia Lupoli (Assessorato alla Cultura Comune di Pietrasanta)
Tel: 0584 795381 - Fax: 0584 7955364 - Email: cultura@comune.pietrasanta.lu.it
Immagine: Viliano Tarabella, Voltige, marmo bianco
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