martedì 28 aprile 2009

Un salto nel fumetto

di Daniela Rosa

Nel 1967, in un luogo illustre e non sospettabile come il Musée des Arts Décoratitifs del Louvre, una mostra intitolata Bande dessinée et Figuration narrative (Fumetto e figurazione narrativa) presentava per la prima volta ad un pubblico mondiale l’evoluzione di una nuova forma d’arte non ancora riconosciuta come tale. A partire dalla data di nascita di quello che si ritiene il primo fumetto della storia, ovvero la creazione nel 1896 di Yellow Kid, bimbo calvo e in camiciola gialla che il vignettista R. F. Outeault disegnò per il supplemento domenicale del New York World, ci volle quasi un secolo prima che il fumetto, forma d’arte figurativa, ricevesse l’attenzione della critica e si ponesse alla stregua delle arti figurative, della fotografia, del cinema, della televisione.
Definito come “arte sequenziale” o “letteratura disegnata” che dialoga e parla attraverso i ballon, palloncini o nuvolette di fumo, il fumetto ha mescolato realtà e fantasia, visioni oniriche e mondi alieni, ha creato personaggi dietro le cui maschere si celano paure e contraddizioni dell’animo umano e del mondo. In un sistema di generi simile a quello delineatosi negli anni Trenta nel cinema, il fumetto è divenuto poliziesco, esotico, storico, romantico, fantasy, noir, horror, portatore di valori sociali e morali sovvertiti e poi ristabiliti attraverso la vicenda contrastata di un personaggio. Accade dunque che un uomo dotato di super poteri, rinunci alla personale smania di potenza per porsi a servizio dell’umanità o che una donna dotata di inimmaginabili capacità fisiche sacrifichi la propria immortalità per salvare il mondo dalla minaccia bellica. Accade inoltre che mostri ed incubi simboleggino in chiave onirica e surreale paure, solitudini, discriminazioni e follie o che animali antropomorfi attingano alla satira e alla caricatura per spogliare il dramma storico di tutta la retorica costruita nel tempo.
Conosciuto in tutto il mondo, chiamato comics in America, fumetto in Italia, manga in Giappone, raccoglie intorno a sé un vasto pubblico e un largo consenso, quello che come ebbe modo di dimostrare la Pop Art nasce dalla popolarità del genere e dal suo immediato consumo.
Moltissime e in tutto il mondo le rassegne e le mostre dedicate alle vignette come il Comicon, salone internazionale del fumetto che, nella sua XI edizione tutta dedicata al giallo, ha trasformato il forte angioino di Castel Sant’Elmo a Napoli in una tre giorni di presentazioni editoriali, eventi, incontri con gli artisti, mostre e sessioni di autografi. Fedeli alla scelta cromatica è stato selezionato il giallo, colore della bile, simbolo di quel sentimento così forte nella nostra società, la rabbia, come ispiratore dei soggetti interpretati da Anna Ciammitti, Lucio Villani, Davide Pascutti, Andrea Vivaldo, Simone Lucciola, Lorenzo Manià, Dr. Pira e Giorgio Fratini.
Autori e sceneggiatori, nell’ambito dell’ottava edizione del progetto Futuro Anteriore, si sono cimentati ancora una volta con la creazione di storie a tema, inedite e oggi in mostra al castello fino al 1 giugno. Significativa la sezione dedicata all’illustratore abruzzese Tanino Liberatore della cui trentennale produzione sono stati selezionati studi, bozzetti, primi fumetti, dipinti, oltre a Renxerox, personaggio tratto dalla penna dello scomparso amico Stefano Tamburini. Il carcere alto dell’antico castello ha reso inoltre omaggio al lavoro di Leo Ortolani, raccontando i vent’anni di attività di Rat-Man, ratto supereroico più venduto in Italia, e a Massimo Carnevale, oggi firma prestigiosa di Dylan Dog. I contributi al mondo del fumetto non rimangono circoscritti al contesto italiano e oltre alla Banda Desenhada, scelta di autori portoghesi, la Cina, di cui il giallo ne è colore simbolo, mostra finalmente una parte della sua produzione in una collettiva che comprende anche l’immagine animata.
In collaborazione con il Comicon, ma con sede distaccata, la mostra Urban Superstar Show, a cura di David Vecchiato e ospite negli spazi del museo Madre di Napoli, presenta le ultime tendenze delle culture giovanili. Street art, skate art, pop surrealism, lowbrow e poster art saranno visibili al pubblico fino al 25 maggio 2009.

Immagini:
Dem, UrbanSuperStarShow, Madre, Napoli 2009
Comicon 2009, Napoli Castel Sant’Elmo, carcere alto

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