venerdì 15 ottobre 2010

Giuseppe Modica. Guardare oltre

Comunicato stampa

Una significativa mostra personale, di circa 20 dipinti ad olio e ad acquarello, realizzati tra il 2005 ed il 2010, per evidenziare l’indagine pittorica del maestro Giuseppe Modica: personalità di rilievo della pittura italiana ed artefice delle più belle visioni mediterranee prodotte dalla cultura figurativa del nostro Paese. Sarà questo l’obiettivo di “Guardare oltre” esposizione organizzata da Forlenza Studio d’Arte di Teramo, a cura della dott.ssa Maria Cristina Ricciardi, che si inaugurerà alle ore 18:00 del prossimo 30 ottobre e che resterà aperta al pubblico fino al 25 novembre 2010 (lunedì: 17.30-19.00; dal martedì al sabato: 10.00-12.30 / 17.30-19.30; domenica: chiuso).
Soddisfatto per il grande successo ottenuto in recenti ed importanti personali (Convento del Carmine a Marsala, Museo Nazionale di Palazzo Venezia a Roma, Galleria Civica di Palazzo Loffredo a Potenza ecc.), l’artista siciliano di adozione romana tornerà nel capoluogo abruzzese a quattro anni di distanza dalla sua precedente mostra intitolata “Una stanza in mezzo al mare”.
«Le opere presentate al pubblico testimoniano la capacità di mediazione tra l’uomo e il mondo, che quest’artista ha sempre saputo affidare alla propria pittura. Proprio perché “immagine del reale”, infatti, i suoi dipinti assumono un profondo valore conoscitivo, materializzando sulla tela il mistero che è dentro le cose della vita e che sembra poter essere svelato solo dall’occhio del pittore-poeta. All’iconografia di Modica va, dunque, il merito di stabilire un linguaggio in grado di parlare “oltre il visibile”. Il titolo della mostra, Guardare oltre, nasce proprio dal desiderio di riscattare dalla nebulosità quello spazio esistente tra l’apparire e l’essere, che ha sempre affascinato il pensiero dell’artista» afferma la dott.ssa Maria Cristina Ricciardi.
«Modica – sostiene la curatrice della mostra – non è solo un pittore, perché è pittore nella misura stessa in cui è pensatore e poeta. Grazie alla pratica dell’arte (vocazionale, quotidiana e sentita), alla peculiare sensibilità che lo accompagna e all’alta qualità della sua pittura, egli ci fa comprendere il mistero di questa “zona franca” a metà tra visibile ed invisibile e ci permette di sperimentare la nostra emozione che, grazie al suo lavoro, viene fuori dalla percezione di qualcosa che va di là dalla rappresentazione stessa. In tal senso, le raffigurazioni di Modica consentono di vedere ben oltre ciò che si guarda e rispetto a quanto lui stesso ha percepito con i propri occhi. Si comprende che, in questo tipo di comunicazione visiva, quello che diviene veramente importante è soprattutto il trasmettere la medesima intuizione scandagliata dall’artista a coloro che guardano il quadro. E questo può compiersi solo attraverso la complessa costruzione dell’immagine pittorica. Un’immagine la cui qualità ed il cui esito comunicativo risultano direttamente proporzionali alla profondità della visione del pittore ed alla consapevolezza tecnica della sua mano. Solo così il veduto ed il vedente diventano un’unica cosa: “l’immagine dipinta”, straordinaria porta di accesso ad una più grande comprensione della vita e delle sue contraddizioni, luogo di congiunzione tra l’irrazionalità della visione e la razionalità necessaria a “rappresentare”. È vero che tutti noi disponiamo di fantasia e di immaginazione, ma bisogna essere veri artisti e veri poeti per compiere questo miracolo: la magia di accrescere la sfera delle capacità conoscitive e di aprire la nostra soggettività ad una più ampia dimensione ontologica».

Titolo: Giuseppe Modica. Guardare oltre
Sede: Forlenza Studio d’Arte, Via Porta Carrese n. 28 - Teramo
Periodo: dal 30 ottobre al 25 novembre 2010
Inaugurazione: sabato 30 ottobre 2010, ore 18:00
A cura di: Maria Cristina Ricciardi
Orario: lunedì: 17.30-19.00; dal martedì al sabato: 10.00-12.30 / 17.30-19.30; domenica: chiuso

Immagine: Giuseppe Modica, Casa di Lorenzo. Gibellina, 2010, olio su tavola, cm. 100x140

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